Israele ha fermato altre barche che cercavano di raggiungere la Striscia di Gaza, con a bordo anche una decina di italiani

Nella notte tra martedì e mercoledì Israele ha bloccato in acque internazionali una nuova flotta di barche che stava cercando di arrivare nella Striscia di Gaza, rompendo il blocco navale totale imposto da Israele. È la seconda flotta di navi fermata, dopo quella della missione organizzata dalla Global Sumud Flotilla, bloccata la scorsa settimana.
La missione era organizzata dalle organizzazioni Freedom Flotilla e Thousand Madleens to Gaza, e comprendeva undici barche con a bordo più di 250 persone tra medici, infermieri e giornalisti. C’erano a bordo anche alcuni italiani, ma non si sa con precisione quanti fossero. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che sono «una decina». Come le persone della Flotilla fermate la scorsa settimana, verranno portati in Israele dove potranno accettare l’espulsione volontaria, firmando una dichiarazione in cui riconoscono d’essere entrati illegalmente in Israele, oppure rifiutarla e venire giudicati da un tribunale speciale del ministero dell’Interno israeliano, invece che da uno ordinario, con tempi più lunghi.


