Tre persone sono state fermate con l’accusa di estorsione aggravata per aver cercato di infiltrarsi negli appalti per Milano-Cortina

Una montagna innevata fotografata da Cortina d'Ampezzo, 8 luglio 2025 (ANSA)
Una montagna innevata fotografata da Cortina d'Ampezzo, 8 luglio 2025 (ANSA)

Tre uomini sono stati fermati tra Cortina d’Ampezzo e Roma con l’accusa di aver cercato di infiltrarsi negli appalti per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, previste per il prossimo febbraio. Tra le altre cose sono accusati di aver fatto pressioni, minacciato e aggredito diverse persone con l’obiettivo di imporre i propri giri di spaccio di droghe e di affari; avrebbero inoltre tentato di corrompere un membro della giunta del comune di Cortina d’Ampezzo in cambio dell’assegnazione di appalti per i lavori per le Olimpiadi. Sono accusati di estorsione e rapina aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini che hanno portato alle misure cautelari erano state avviate nel giugno del 2024 dalla procura di Belluno, e riguardavano in particolare il controllo di discoteche e locali. Due delle tre persone coinvolte sono Leopoldo e Alvise Cobianchi, due fratelli di Roma che facevano parte del gruppo ultras della Lazio guidato da Fabrizio Piscitelli, ucciso il 7 agosto del 2019 a Roma: il primo è in custodia cautelare, il secondo ai domiciliari. La terza persona, a sua volta in custodia cautelare, è l’amministratore di una società di facciata con sede a Roma. Durante le indagini sono state svolte perquisizioni che riguardano altre quattro persone.

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