• Mondo
  • Martedì 7 ottobre 2025

L’auto su cui viaggiava il presidente dell’Ecuador è stata presa a sassate

Daniel Noboa era nel sud del paese per un evento: sta bene, ma per lui è un periodo di grandi contestazioni

Daniel Noboa e l'auto su cui viaggiava (dal profilo X della presidenza dell’Ecuador)
Daniel Noboa e l'auto su cui viaggiava (dal profilo X della presidenza dell’Ecuador)
Caricamento player

Martedì mattina un’auto con a bordo il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, è stata presa a sassate da un gruppo di persone. Noboa doveva partecipare a un evento nel cantone di El Tambo, nella provincia di Cañar, nel sud del paese, e mentre arrivava sul posto la sua auto era circondata da centinaia di persone. Stando a quanto riferito dalla ministra dell’Ambiente e dell’Energia ecuadoriana, Inés Manzano, lui sta bene e poi è andato avanti con i suoi impegni.

Manzano ha detto che sull’auto su cui viaggiava Noboa sono stati trovati anche quelli che sembrano segni di pallottole, e ha aggiunto che la polizia ha fermato cinque persone sospettate di tentato omicidio e terrorismo. Le immagini e i video girati sul posto, anche all’interno della stessa auto del presidente, mostrano che nell’incidente sono stati danneggiati più mezzi.

Noboa ha 37 anni ed è presidente dell’Ecuador dall’ottobre del 2023. Fa parte del partito Azione Democratica Nazionale, conservatore e liberista, e finora è stato molto attivo ma anche molto contestato. Tra le altre cose ha dichiarato un’emergenza nazionale, ha avviato un piano per contrastare le azioni criminali di bande e narcotrafficanti, sul modello di quanto fatto a El Salvador da Nayib Bukele, ed è stato accusato di avere tendenze autoritarie.

Nelle ultime tre settimane il suo governo inoltre ha represso le proteste delle comunità indigene contro l’eliminazione di alcuni sussidi sul gasolio, poi ulteriormente alimentate dal pestaggio di un manifestante moribondo. La Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (CONAIE), una potente organizzazione con molto seguito nelle comunità indigene, ha denunciato la violenza della polizia contro persone che protestavano per l’arrivo di Noboa.