Secondo la procura di Fermo, l’incidente in parapendio in cui a luglio è morto Felix Baumgartner è stato causato da un suo errore

Secondo la procura di Fermo, è stato un errore umano a causare la morte del base jumper austriaco Felix Baumgartner, che lo scorso 17 luglio era precipitato con un parapendio a motore a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche. Il procuratore Raffaele Iannella, che sta indagando sul caso, ha detto all’agenzia di stampa tedesca dpa che secondo i risultati della perizia il parapendio non aveva difetti, e che l’incidente sarebbe stato provocato da un errore di manovra durante il volo, quando il parapendio aveva iniziato a perdere quota.
I media tedeschi hanno scritto che la perizia è già stata condivisa con la famiglia di Baumgartner. L’ipotesi di un malore invece era stata esclusa dall’autopsia. Iannella ha aggiunto che chiederà la chiusura delle indagini (a carico di ignoti), che dovrà essere accettata dal giudice.
Ex campione di base jumping, lo sport estremo che consiste nel buttarsi nel vuoto da superfici naturali, Baumgartner divenne famoso nel 2012, quando fu la prima persona a superare il cosiddetto muro del suono a corpo libero (cioè fuori da un aeroplano), lasciandosi cadere da un’altezza di 38.969,4 metri.


