Due manifestanti sono stati uccisi dalla polizia durante le proteste antigovernative in Marocco

Giovedì ad Agadir, sulla costa occidentale marocchina, due manifestanti sono stati uccisi durante le proteste antigovernative che da sabato sono in corso in varie città del paese, le più grandi da quelle della primavera araba del 2011. La polizia ha detto che gli agenti sono stati costretti a sparare come legittima difesa per impedire a un gruppo di persone di entrare nella questura e sottrarre armi, munizioni e altro materiale. Gli organizzatori delle proteste, un collettivo senza leader o affiliazioni a partiti e sindacati che si è chiamato “GenZ 212”, hanno contestato questa versione.
Come suggerisce il nome del collettivo, alle manifestazioni stanno partecipando principalmente ragazzi e ragazze della generazione Z, cioè dei nati tra il 1997 e il 2012. Il numero 212, invece, è il prefisso telefonico del Marocco. Protestano contro il fatto che il governo sta destinando molti soldi a grosse infrastrutture ed eventi che ritengono superflui, come la Coppa del Mondo, che si terrà in Marocco nel 2030, mentre secondo loro non investe abbastanza fondi in istruzione e sanità. Contestano anche la diffusa disoccupazione giovanile e la corruzione. Il ministro dell’Interno ha detto che tra sabato e mercoledì la polizia ha arrestato più di 400 persone che partecipavano alle manifestazioni.
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