A Bologna stanno tornando al lavoro i dipendenti di La Perla Manufacturing, dopo che è stata acquistata dall’imprenditore Peter Kern

Un flash mob delle lavoratrici di La Perla davanti alla loro azienda chiusa, ad aprile del 2024 (ANSA/Riccardo Rimondi)
Un flash mob delle lavoratrici di La Perla davanti alla loro azienda chiusa, ad aprile del 2024 (ANSA/Riccardo Rimondi)

Mercoledì, a Bologna, è iniziato il rientro al lavoro dei 165 dipendenti di La Perla Manufacturing, l’azienda bolognese che produce la biancheria di lusso del marchio La Perla, dopo il suo acquisto da parte dell’imprenditore americano Peter Kern. Mercoledì sono tornate al lavoro 35 persone, e gradualmente torneranno anche le altre.

La Perla è da tempo al centro di una lunga e complessa crisi che ha coinvolto il marchio e le società collegate, che fanno tutte capo alla holding La Perla Global Management (UK) Limited, con sede a Londra. Tra il 2023 e il 2024 la crisi aveva coinvolto anche l’azienda di Bologna, per cui era stato prima dichiarato lo stato di insolvenza (una situazione finanziaria molto compromessa, per cui un’azienda è reputata incapace di far fronte ai suoi debiti sia nell’immediato che in futuro), e che poi era stata messa anche in amministrazione straordinaria, procedura del diritto fallimentare che permette alle aziende in crisi di restare operative concordando con un tribunale un piano di risanamento dei debiti.

Lo stabilimento di Bologna era andato avanti a ritmo ridotto, con alcune chiusure: il suo acquisto da parte di Kern, un miliardario che ha attività anche in Toscana, nel settore vinicolo e turistico, dovrebbe risollevare la situazione. Kern ha acquistato La Perla Manufacturing per 25 milioni di euro, secondo le informazioni disponibili, e ha un piano per 30 milioni di euro di investimenti entro il 2027, che prevede oltre al reintegro di tutti i dipendenti anche l’assunzione di nuove persone.