Il tribunale di Bologna ha dichiarato lo stato di insolvenza dell’azienda di biancheria intima di lusso La Perla

Foto di una modella con i prodotti La Perla
(EPA/TOLGA BOZOGLU)

Giovedì il tribunale di Bologna ha dichiarato lo stato di insolvenza per La Perla Manufacturing Srl, l’azienda bolognese che produce la biancheria di lusso del marchio La Perla. Lo stato di insolvenza indica una situazione finanziaria molto compromessa, per cui un’azienda è reputata incapace di far fronte ai suoi debiti sia nell’immediato che in futuro. La società sarà ora affidata a dei commissari nominati dal tribunale: dovranno decidere se porla in amministrazione straordinaria, quindi in attività ma con il controllo del tribunale e con un piano per ripagare i debiti, o se liquidarla, e dunque chiuderla definitivamente.

Lo stato di insolvenza arriva alla fine di una lunga e complessa crisi che ha coinvolto il marchio e le società collegate, che facevano tutte capo a un gruppo con sede legale a Londra e con oltre 300 dipendenti: il marchio era di proprietà di La Perla Global Management (uk) Limited srl, filiale italiana di una società britannica messa in liquidazione da un tribunale britannico per non aver pagato quasi 3 milioni di sterline di imposte. Il tribunale di Bologna aveva preventivamente sequestrato la filiale italiana alla società britannica e l’aveva messa sotto la custodia di persone nominate dal tribunale: in questo modo l’ha tenuta fuori dalla procedura fallimentare nel Regno Unito e ha consentito che la società italiana potesse continuare finora a usare il marchio e a produrlo.