Per la Rai l’anno non è iniziato bene

A settembre Canale 5 ha superato stabilmente Rai 1 nelle fasce orarie più importanti, tra le altre cose sostituendo “Striscia la notizia”

Mara Venier a Domenica In
(Fabio Cimaglia/Ansa)
Mara Venier a Domenica In (Fabio Cimaglia/Ansa)
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La stagione televisiva iniziata a settembre non sta andando particolarmente bene per la Rai, soprattutto nella competizione con Mediaset. L’avvicinamento di Mediaset agli ascolti della Rai – storicamente più guardata in quanto televisione pubblica – era iniziato nel 2023, ma negli ultimi mesi è diventata più evidente col superamento degli ascolti nelle fasce orarie più redditizie, e perché alcuni esponenti del settore ne hanno parlato pubblicamente.Tutto è iniziato durante l’estate, mentre su Rai 1 il seguitissimo “gioco dei pacchi”, Affari Tuoi, era in pausa e sostituito da un’edizione piuttosto fiacca di Techetechete’. Nel frattempo, e approfittandone, su Canale 5 il presentatore Gerry Scotti ha cominciato a ottenere ottimi risultati di ascolto con La ruota della fortuna, uno dei programmi storici di Mediaset, interrotto nel 2008 e ripreso l’anno scorso in occasione dei 100 anni dalla nascita di Mike Bongiorno. Durante tutto il mese di agosto, Mediaset ha battuto la Rai in termini di share.

Quando a settembre è tornato in onda Affari tuoi, su cui la Rai puntava tantissimo per via degli ottimi ascolti dell’anno prima (da quando è condotto da Stefano De Martino), La ruota della fortuna ha continuato inaspettatamente a fare uno share migliore. Tanto che Scotti e Piersilvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, avevano celebrato il sorpasso in diretta, con toni rivendicativi che avevano portato la Rai a rispondere con un comunicato ufficiale sulla qualità e la varietà della propria offerta.

Questo sorpasso è importante perché riguarda la fascia dei quiz che vanno onda dopo il telegiornale della sera: quella con più spettatori e quindi più ricavi pubblicitari, la cosiddetta access prime time. Canale 5 e Rai 1 sono inoltre i due canali più seguiti dei rispettivi gruppi.

La ruota della fortuna è andato così bene che ha continuato ad andare in onda al posto dello storico programma Mediaset di quella fascia oraria: Striscia la notizia. Dopo mesi di incertezza qualche giorno fa è stato pubblicato un post sul profilo ufficiale di Striscia la Notizia dove si annuncia il ritorno del programma, senza però specificare quando e in quale fascia oraria tornerà.

Col proseguire di settembre e il graduale ritorno dei palinsesti ordinari, la situazione non è migliorata per la Rai e non solo nella fascia dell’access prime time. La nuova edizione di Amici di Maria De Filippi, trasmessa la domenica pomeriggio su Canale 5, ha ottenuto il 23 per cento di share, con 2 milioni e 812 mila telespettatori. Lo stesso pomeriggio, Domenica In su Rai 1 si è fermato appena al 12,2 per cento nella prima parte (1,5 milioni di spettatori) e al 13,6 per cento nella seconda (1,3 milioni).

In tutto il mese di settembre Rai 1 è stata superata da Canale5 da una media di 153mila spettatori in prima serata e 69mila nell’arco della giornata. Settembre è un momento fondamentale perché è quello da cui solitamente si intuisce l’andamento dell’anno, almeno per quanto riguarda i programmi quotidiani o settimanali che proseguono fino all’estate.

Anche se si considerano i gruppi editoriali nella loro interezza, compresi dunque i canali tematici come Rai cinema o La5, Mediaset ha battuto Rai nel mese di settembre. Mentre se si guarda solo ai canali generalisti (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5 e Italia Uno) la Rai è ancora in vantaggio, ma di poco: con uno share medio del 27,99 per cento contro 27,52 per cento di Mediaset (la differenza è di circa 40mila spettatori).

Tutto questo va contestualizzato all’interno di calo complessivo nel numero di persone che guardano la televisione, motivo per cui anche Mediaset sta perdendo spettatori nonostante stia guadagnando share rispetto alla Rai. Lo studio Frasi ha elaborato i dati di ascolto televisivi della prima settimana della stagione televisiva 2024/2025 e di quelli della stagione 2025/2026, rilevando un calo del 7,7 per cento nel consumo medio giornaliero e del 7 per cento in prima serata.