In Indonesia ci sono ancora 86 dispersi a causa del crollo di una scuola, in cui sono morte almeno sei persone

Un operatore di soccorso davanti alle macerie della scuola (AP Photo/Trisnadi)
Un operatore di soccorso davanti alle macerie della scuola (AP Photo/Trisnadi)

In Indonesia ci sono ancora almeno 86 dispersi a causa del crollo di una scuola avvenuto lunedì pomeriggio ora locale (mattina in Italia), in cui sei studenti sono morti. Cinque sono stati estratti vivi dalle macerie, e ci sono anche un centinaio di feriti, 26 dei quali ancora ricoverati, molti con traumi cranici e fratture. La scuola crollata è il Collegio islamico della città di Sidoarjo, nella parte orientale dell’isola di Giava. A crollare è stata la sala di preghiera, sopra la quale erano in costruzione illegalmente due piani: il peso dei materiali ha fatto collassare il soffitto sugli studenti maschi che stavano pregando. Le studenti femmine si trovavano in un’altra zona della scuola.

I servizi di emergenza indonesiani hanno detto di aver trovato sei sopravvissuti sotto le macerie, ma più passa il tempo più diminuiscono le possibilità di estrarli vivi. I soccorritori hanno consegnato loro cibo, acqua e ossigeno attraverso le fessure fra le macerie. Alle ricerche hanno preso parte oltre 300 soccorritori, e sul posto sono presenti anche macchinari pesanti per lo scavo, che però non sono al momento utilizzabili perché le macerie sono instabili.

Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più complesse da un terremoto avvenuto nella notte a circa 200 chilometri dalla scuola, che ha compattato le macerie riducendo lo spazio in cui possono operare i soccorritori.