Dopo un mese di interruzione per un attacco informatico Jaguar Land Rover riavvierà parzialmente la produzione

Dopo un mese di interruzione a causa di un grave attacco informatico Jaguar Land Rover riavvierà parte della produzione nei suoi tre stabilimenti britannici. L’azienda è la più grande del settore automobilistico del paese, e con più di 32mila dipendenti diretti e circa 100mila lavoratori dell’indotto è uno dei principali datori di lavoro nel Regno Unito. L’interruzione ha generato perdite stimate per circa 50 milioni di sterline a settimana (circa 57 milioni di euro), e ha avuto un impatto significativo su tutta la filiera. Hanno sofferto soprattutto le aziende fornitrici più piccole, che in alcuni casi hanno già licenziato decine di lavoratori e rischiano la bancarotta. Nel fine settimana il governo britannico ha detto che per evitarlo fornirà garanzie sui prestiti a JLR per circa 1,5 miliardi di sterline (1,7 miliardi di euro).
L’attacco informatico era avvenuto lo scorso 31 agosto, ed era stato rivendicato dal gruppo Scattered Lapsus$ Hunters, che riunisce altri sottogruppi in cui sono attivi soprattutto hacker molto giovani. L’azienda ha detto soltanto che «alcuni dati» sono stati «compromessi», ma non ha chiarito l’entità del danno né quali dati siano stati sottratti. Secondo esperti sentiti da Wired l’interruzione della produzione è stata decisa a scopo preventivo. L’azienda ha fatto sapere che la filiera impiegherà qualche settimana a tornare a pieno regime.


