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  • Venerdì 26 settembre 2025

L’ex procuratore di Pavia è accusato di essersi fatto corrompere per scagionare Andrea Sempio

Sono state perquisite le sue case e quelle della famiglia del nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi

I carabinieri del Ris nei pressi della villetta della famiglia Poggi a Garlasco, 9 giugno 2025 (ANSA/FABRIZIO CASSINELLI)
I carabinieri del Ris nei pressi della villetta della famiglia Poggi a Garlasco, 9 giugno 2025 (ANSA/FABRIZIO CASSINELLI)
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L’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari in un filone dell’ultima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto del 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia.

Corriere della Sera e Repubblica, che citano riferimenti ai documenti dell’indagine aperta dalla procura di Brescia, scrivono che secondo l’accusa Venditti avrebbe ricevuto dei soldi dai familiari di Andrea Sempio – l’unico attualmente indagato nella nuova indagine sull’omicidio di Poggi – per chiedere di archiviare l’indagine a suo carico aperta tra il 2016 e il 2017.

Stamattina sono state inoltre perquisite le case dei genitori e degli zii di Sempio, quelle di Venditti a Pavia, Genova e Campione d’Italia, e quelle di due carabinieri in congedo che all’epoca lavoravano per la polizia giudiziaria della procura di Pavia. Chi indaga starebbe cercando indizi sull’invio di denaro all’ex procuratore.

Il filone d’indagine su Venditti sarebbe stato aperto dopo che lo scorso maggio gli investigatori avevano trovato un foglio in casa dei genitori di Sempio, datato ai primi giorni di febbraio del 2017. Su quel foglio sarebbero state scritte le cifre “20/30”, seguite dal simbolo dell’euro, dal nome “Venditti” e dalla frase “gip archivia” (il gip è il giudice per le indagini preliminari). All’epoca Sempio non avrebbe dovuto ancora sapere di essere indagato per l’omicidio di Poggi: aveva ricevuto un avviso di garanzia l’8 febbraio del 2017.

Secondo l’ipotesi quindi la famiglia Sempio sarebbe stata informata delle indagini prima della comunicazione ufficiale da parte dell’autorità giudiziaria. Inoltre, la Guardia di finanza avrebbe riscontrato un trasferimento di circa 40mila euro dal conto delle zie di Andrea Sempio a quello dei suoi genitori, a partire da dicembre del 2016: un’altra ipotesi emersa è che parte o la totalità di questi soldi potrebbe essere stata prelevata dal padre di Sempio e data in contanti a Venditti.

Commentando quanto emerso finora, l’avvocato di Sempio, Massimo Lovati, ha detto che gli sembra «una base troppo esigua per un’ipotesi corruttiva di un professionista del genere». In serata Venditti, al telefono con la trasmissione Quarto Grado su Rete4, ha detto di non aver mai preso soldi da nessuno e ha definito l’intera vicenda offensiva.

Andrea Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi da marzo. L’ipotesi di reato è omicidio in concorso con ignoti oppure con Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto nel 2015 e in carcere da allora: per il momento le indagini mantengono la doppia ipotesi. L’apertura della nuova indagine aveva suscitato molto clamore tra i media, anche se gli sviluppi concreti erano stati pochi e continuano a essere pubblicati informazioni e documenti coperti dal cosiddetto segreto investigativo, l’insieme di norme previste dal codice di procedura penale per tutelare il regolare svolgimento delle indagini e di un eventuale processo.

– Leggi anche: Le accuse ad Andrea Sempio, in ordine