A Dallas una persona ne ha uccisa un’altra e ne ha ferite due sparando contro un ufficio dell’agenzia per il controllo dell’immigrazione

Auto della polizia vicino al luogo degli spari (AP Photo/Jamie Stengle)
Auto della polizia vicino al luogo degli spari (AP Photo/Jamie Stengle)

Mercoledì a Dallas, in Texas, una persona ha sparato contro un ufficio dell’ICE, l’agenzia del governo statunitense per il controllo delle frontiere e dell’immigrazione. Ha colpito tre persone: una è morta sul posto, le altre due sono state portate in ospedale, ma le loro condizioni non sono chiare. La segretaria per la Sicurezza nazionale, Kristi Noem, ha detto che la persona che ha sparato si è uccisa. Tutte e tre le persone colpite erano immigrati arrestati dall’ICE.

I fatti sono avvenuti alle 6:40 (le 13:40 italiane). Un portavoce dell’ICE ha detto che la persona che ha sparato l’ha fatto dal tetto di un edificio vicino, e che ha preso di mira l’ingresso della struttura. La struttura viene usata dall’ICE per gestire le procedure relative alle persone arrestate da poco in quanto sospettate di aver violato le leggi sull’immigrazione, ma non per periodi di detenzione più lunghi. Un agente dell’FBI che ha collaborato alle indagini ha detto che sui proiettili trovati attorno al corpo della persona che ha sparato sono stati trovati messaggi contro l’ICE: il direttore dell’FBI Kash Patel ha poi pubblicato una foto di alcuni proiettili, uno dei quali riporta la scritta «anti-ICE».

Per via del suo ruolo nel contrasto all’immigrazione l’ICE è da tempo un’agenzia molto discussa. Negli ultimi mesi ha messo in atto le politiche estremamente severe volute dal presidente Donald Trump, anche con metodi assai criticati.