È morta Claudia Cardinale
Aveva 87 anni, ed era una delle attrici italiane più importanti del cinema italiano e non solo

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Claudia Cardinale, una delle attrici più importanti della storia del cinema italiano e non solo, conosciuta per film come C’era una volta il West, 8½ e Il Gattopardo, è morta a 87 anni. La notizia è stata confermata dal suo agente all’agenzia stampa AFP.
Cardinale ottenne una grande notorietà internazionale soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta, quando si affermò come un riferimento di stile e come una delle attrici più belle e celebrate al mondo, con un impatto sulla cultura pop paragonabile soltanto a quella di colleghe come Gina Lollobrigida e Sophia Loren. Collaborò con alcuni dei più importanti registi del tempo: Luchino Visconti, Sergio Leone, Mario Monicelli, Federico Fellini, Luigi Comencini e Pietro Germi, solo per citarne alcuni.
Accanto a grandi successi del cinema italiano, Cardinale prese parte a importanti produzioni europee e hollywoodiane che ne consolidarono il mito anche oltre l’Italia. Tra le più note ci sono La Pantera Rosa (1963) di Blake Edwards, che la rese molto popolare negli Stati Uniti, Circus World (1964) con John Wayne e Rita Hayworth e C’era una volta il West (1968) di Sergio Leone, film italiano che però diventò fin da subito un cult internazionale.
Alcune delle scene di Cardinale sono diventate parte della storia del cinema: dal valzer con Burt Lancaster nel Gattopardo all’arrivo alla stazione in C’era una volta il West, fino alla sue evocative apparizioni nelle sequenze più oniriche di 8½. Quest’ultimo fu anche il film in cui, per la prima volta, Cardinale non venne doppiata e poté dare piena espressione alla sua voce roca e inconfondibile, che negli anni successivi diventò uno dei suoi tratti più caratteristici.
Cardinale era nata a Tunisi, la capitale della Tunisia, il 15 aprile del 1938, da una famiglia di origini siciliane. Il padre, Francesco, era originario di Gela e lavorava come ingegnere delle ferrovie, mentre la madre, Yolande Greco, apparteneva a una comunità italiana radicata da generazioni a La Goulette, il quartiere portuale della città.
La sua carriera nel cinema cominciò nel 1957, e in maniera piuttosto rocambolesca. Vinse infatti un concorso di bellezza organizzato dall’Unione degli italiani all’estero per eleggere “la più bella italiana di Tunisia”, al quale era stata iscritta a sua insaputa da un insegnante della sua scuola.
Il premio prevedeva un viaggio al Festival del cinema di Venezia, dove Cardinale andò e suscitò subito curiosità e interesse. Fu invitata a frequentare il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, ma abbandonò gli studi poco dopo per problemi di depressione. Tornò a dedicarsi al cinema grazie al produttore Franco Cristaldi, fondatore della società cinematografica Vides, che diventò poi suo marito.
Cardinale debuttò nel cinema italiano nei Soliti ignoti di Mario Monicelli, insieme a Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Totò, ma ottenne il primo ruolo davvero memorabile in La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini. Nel film interpretava Aida, una giovane donna fragile e disillusa che comincia una relazione intensa e ambigua con un ragazzo molto più giovane, interpretato da Jacques Perrin.
Nell’estate dell’anno successivo uscirono due grandi film, Il Gattopardo di Luchino Visconti e 8½ di Federico Fellini. In quei mesi Cardinale si trovò in una situazione particolare: recitava in entrambi, e di conseguenza doveva alternarsi tra un set e l’altro nonostante la nota rivalità tra i due registi. Alla fine le cose andarono bene per entrambi: il primo vinse la Palma d’oro al festival di Cannes del 1963, il secondo l’Oscar come miglior film straniero nel 1964.
In quel decennio Cardinale lavorò spesso con Alain Delon, che aveva conosciuto sul set di Rocco e i suoi fratelli (1960) e con cui formò una delle coppie più famose del cinema europeo.
Dagli anni Ottanta in poi Cardinale diversificò molto i suoi impegni cinematografici. Scelse sempre più spesso ruoli in film meno commerciali, privilegiando progetti più piccoli e legati a registi con cui aveva un rapporto personale. Il caso più noto è quello di Pasquale Squitieri, a cui Cardinale fu legata sentimentalmente per molti anni. Insieme lavorarono a film drammatici e impegnati come Il prefetto di ferro, Corleone, Claretta, Li chiamarono… briganti! e I guappi.
Cardinale era nota anche per le sue idee progressiste e per il suo impegno civile. Fu coinvolta in diverse iniziative dell’ong Amnesty International, e negli anni Novanta divenne ambasciatrice dell’UNESCO per la difesa dei diritti delle donne, con particolare attenzione all’emancipazione femminile nei paesi del Mediterraneo.
In più di sessant’anni di carriera aveva ottenuto numerosi premi: vinse cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento e tre Globi d’oro, e ricevette premi alla carriera nei maggiori festival internazionali, tra cui il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 1993 e l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 2002. Cardinale aveva trascorso gli ultimi anni a Parigi, continuando a recitare con una certa continuità. L’ultimo film a cui aveva partecipato era L’isola del perdono (2022), diretto dal regista tunisino Ridha Behi.
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