Un “cold case” legato a Robert Redford

Nel 1983 il compagno della figlia fu ucciso: ora l'FBI si è rimessa a cercare il principale sospettato

Robert Redford e sua figlia Shauna (Archivio Bettmann/Getty)
Robert Redford e sua figlia Shauna (Archivio Bettmann/Getty)
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Qualche giorno fa l’FBI ha fatto circolare un annuncio dove dice di offrire 10mila dollari come ricompensa a chiunque abbia informazioni utili per l’arresto di un uomo scomparso quasi quarant’anni fa. Il ricercato è Thayne Smika ed è sospettato dell’omicidio dello studente Sid Wells avvenuto nel 1983. Il caso è tornato all’attenzione dell’FBI perché, quando morì, Wells frequentava Shauna Redford, la figlia dell’attore americano Robert Redford, morto la scorsa settimana.

Nel 1983 Wells aveva 22 anni, studiava giornalismo all’università di Boulder, in Colorado, e viveva in un appartamento nella città universitaria insieme al fratello. Per arrotondare le spese, nel gennaio del 1983 si misero in cerca di un terzo coinquilino. All’annuncio rispose Thayne Smika, che era un ex studente di 24 anni e veniva da un paese vicino a quello d’origine dei Wells. In quei primi mesi di convivenza i due fratelli raccontarono che Smika non era molto socievole e che faceva fatica a pagare l’affitto.

Il primo agosto del 1983 Sam Wells rientrò a casa dopo una gita e trovò il fratello Sid morto, steso sul pavimento di casa. Più avanti la polizia disse che era stato ucciso con uno sparo alla nuca. Shauna Redford rimase traumatizzata dall’omicidio del compagno, tanto che abbandonò l’università. Robert Redford, che in quel momento stava girando il film Il migliore, interruppe la produzione per poter partecipare al funerale di Wells. Inoltre pagò un servizio di sicurezza alla famiglia di Wells all’inizio delle indagini, quando ancora non era chiaro chi potesse aver commesso l’omicidio.

Il principale indiziato fu da subito Smika: durante le indagini la polizia trovò nella casa di sua madre un fucile calibro 20, la stessa arma con cui Wells era stato ucciso. Due mesi dopo l’assassinio di Wells, Smika venne arrestato ma fu rilasciato poco tempo dopo per mancanza di prove sufficienti a dimostrare il suo coinvolgimento. Smika andò quindi a Denver e poi in California, ma nel 1986 la sua macchina fu trovata abbandonata a Beverly Hills. Da allora l’FBI ha perso ogni sua traccia.

Molti anni dopo, nel 2009, il procuratore distrettuale di Boulder, Stan Garnett, iniziò a valutare se riesaminare alcuni casi irrisolti di omicidio attraverso nuovi test del DNA, e tra questi c’era anche quello di Wells. Con le nuove prove, le autorità ottennero un mandato nel 2010 per arrestare nuovamente Smika per l’omicidio di Wells, ma senza riuscire a trovarlo. Quando Redford seppe che era stato emesso un altro mandato telefonò al procuratore ringraziandolo per aver continuato a prestare attenzione al caso.

Nell’annuncio diffuso dall’FBI c’è una foto di Smika nel 1983 e dei disegni di come potrebbe essere la sua faccia oggi.