La Rai ha difeso la partecipazione di Meloni a “Domenica In”
Ha detto che la presidente del Consiglio che parla di pastarelle e pranzi della domenica è stata «una vera pagina di Servizio Pubblico»

Il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, altri partiti di opposizione e alcuni sindacati hanno preso posizione contro la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla trasmissione televisiva Domenica In su Rai Uno, per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. I toni e l’atmosfera accomodanti nei confronti di Meloni, e l’ampio spazio che ha avuto quando mancano poche settimane ad alcune importanti elezioni regionali, hanno generato una polemica politica tale da spingere la stessa Rai a intervenire.
In un comunicato stampa la Rai ha affermato che l’iniziativa “Il pranzo della domenica – italiani a tavola” era stata promossa da vari ministeri, che «ha visto la partecipazione di 10 città capofila, espressione di amministrazioni di ogni orientamento politico» e che la presenza di diversi personaggi pubblici «ha contribuito a rendere la giornata una grande festa popolare, in grado di avvicinare i cittadini a un tema così identitario». Il comunicato stampa si conclude così:
Per la Rai, si è trattato di una pagina di autentico Servizio Pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e della promozione dell’Italia a livello internazionale.
Meloni è intervenuta in collegamento da Roma, dove era stata allestita una tavolata al tempio di Venere con vista sul Colosseo. Meloni, tra il conduttore Paolo Bonolis e l’attrice Sabrina Ferilli, ha detto in diretta che la cucina italiana è «una delle cose più straordinarie che abbiamo, che raccontano la nostra cultura, la nostra identità, la nostra tradizione, le nostre famiglie». Si è parlato per un po’ di pranzi della domenica, e la conduttrice del programma, Mara Venier, le ha chiesto che ricordi le suscitasse questo argomento. Meloni ha risposto che di solito passava i pranzi domenicali con i nonni materni mangiando «pastarelle, compreso il diplomatico».
All’evento erano presenti anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, quello della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
Il PD ha definito l’intervento di Meloni «uno spottone», il M5S ha fatto riferimento al fatto che la maggioranza di governo «ha bloccato la Commissione di vigilanza, impedendo ogni controllo parlamentare così lei, impunita, può farsi intervistare a Domenica In sui pranzi della domenica». I lavori della Commissione di vigilanza, che è l’organo collegiale del parlamento con il compito di sorvegliare l’attività delle reti pubbliche e deciderne gli indirizzi, sono di fatto bloccati da circa un anno per disaccordi sulla conferma di Simona Agnes alla presidenza dell’azienda, nome imposto dalla maggioranza e non condiviso. L’Usigrai, uno dei sindacati della Rai, ha parlato della partecipazione di Meloni definendola «uno spot elettorale in fascia pregiata». Il segretario di +Europa Riccardo Magi ha chiesto che l’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM) «intervenga davanti a questo abuso della TV pubblica».


