Pedofili su Roblox

La piattaforma su cui videogiocano milioni di minorenni è accusata di non fare abbastanza per evitare casi di adescamento

(Leon Keith, File)
(Leon Keith, File)
Caricamento player

Quest’estate milioni di bambini e ragazzi hanno passato molto tempo online a fare giardinaggio virtuale. Grow a Garden è stato infatti un caso di eccezionale successo tra i tanti videogiochi disponibili su Roblox, una piattaforma di gioco online particolarmente amata da un pubblico molto giovane un po’ in tutto il mondo. La recente popolarità di Grow a Garden è stata tale da far superare a Roblox per la prima volta i 100 milioni di utenti giornalieri.

Da tempo Roblox viene però anche molto criticata per aver creato un ambiente digitale inadeguato ai bambini, a metà strada tra un centro commerciale e un casinò, in cui gli utenti sono spinti a comprare beni digitali di ogni tipo usando i Robux, la valuta della piattaforma acquistabile dal sito o dall’app (500 Robux costano 5,99 euro). Non solo: il fatto che Roblox sia frequentata soprattutto da bambini e ragazzi, l’ha reso anche il terreno ideale per pedofili e adescatori, come dimostrato da ormai decine di casi, anche in Italia.

Roblox esiste dal 2004 e non è un videogioco online come Minecraft o Fortnite bensì una piattaforma in cui è possibile giocare e creare nuovi giochi, detti “esperienze”. La sua diffusione è aumentata notevolmente durante la pandemia, nel corso della quale milioni di bambini e ragazzi hanno usato Roblox per incontrare i loro amici online e giocarci insieme. L’accesso alla piattaforma è gratuito, così come la creazione di esperienze, che spesso sono sviluppate da minorenni (Grow a Garden è stato creato da un sedicenne) e possono portare guadagni con la vendita di prodotti digitali.

La mancanza di controlli adeguati e di moderazione dei contenuti in Roblox è un problema noto da tempo ma sembra essere peggiorato nel corso degli ultimi anni. Nel 2024 la rivista Bloomberg Businessweek raccontò «il problema di Roblox con i pedofili» in un lungo articolo in cui rivelò che, secondo dati della polizia statunitense, «almeno due dozzine» di persone erano state arrestate negli Stati Uniti a partire dal 2018 per aver adescato, rapito o abusato di minorenni conosciuti sulla piattaforma. Una moderatrice di Roblox ha detto a Bloomberg che al suo gruppo di lavoro vengono inoltrate ogni giorno centinaia di segnalazioni riguardanti la sicurezza dei minori: troppe perché possano essere smaltite.

Recentemente il New York Times ha raccontato il caso di Ethan Dallas, un ragazzo autistico statunitense di 15 anni vittima di adescamento sulla piattaforma. Dallas aveva cominciato a giocare su Roblox a sette anni, passandoci molto tempo ogni giorno. A dodici anni vi conobbe un certo Nate, con cui cominciò a comunicare sempre più spesso. Nel corso del tempo, le loro conversazioni presero una piega sessuale e Nate chiese a Ethan di spostarsi su Discord, app di messaggistica molto usata soprattutto dagli appassionati di videogame, dove fu ricattato e costretto a mandare foto intime di sé. Pochi mesi dopo aver confessato questa esperienza ai genitori, ad aprile 2024 Ethan si suicidò. Secondo le forze dell’ordine, Nate era in realtà un uomo di 37 anni con precedenti penali per possesso di materiale pedopornografico. I genitori hanno denunciato per omicidio colposo sia Roblox che Discord.

Come ha scritto Wired, si tratta di storie sempre più frequenti, almeno negli Stati Uniti. A maggio una ragazza di 15 anni ha accusato un uomo di circa trent’anni, già presente in una lista di sorvegliati dell’FBI, di averla adescata sempre su Roblox. A luglio i genitori di un’altra ragazza hanno sporto denuncia dopo che la loro figlia era stata «manipolata» da una persona adulta che le aveva mandato dei Robux. In un’altra denuncia per violenza su minori, Roblox è stata definita «un terreno di caccia per i predatori sessuali di minorenni».

Anche in Italia ci sono stati dei casi di pedofilia riconducibili a Roblox: lo scorso dicembre a Viterbo quattro persone sono state arrestate per adescamento di minori e produzione di materiale pedopornografico ai danni di una ragazza di tredici anni.

Tutti questi casi hanno spinto l’azienda ad adottare nuove misure di sicurezza per i più giovani, tra cui un sistema basato sull’intelligenza artificiale con cui è possibile verificare l’età degli utenti sulla base di selfie da loro caricati sulla piattaforma. Gli utenti verificati tra i 13 e i 17 anni possono a questo punto accedere a nuove funzioni come Connessioni Affidabili, che permette di distinguere i contatti reali dagli sconosciuti. Solo con i primi è possibile comunicare via chat testuale e vocale in modo non restrittivo. Un utente maggiorenne può stringere una Connessione Affidabile con uno minorenne solo se è in grado di dimostrare di conoscerlo nella vita reale: tra i metodi proposti da Roblox per farlo c’è la condivisione dei contatti della propria rubrica del telefono o la scansione di un QR Code. Il servizio non è invece disponibile ai minori di 13 anni.

Roblox ha presentato queste novità come un miglioramento del servizio, ma c’è chi ritiene che questi controlli non siano sufficienti e siano comunque arrivati troppo tardi. Il timore principale è che gli utenti malintenzionati trovino presto un modo per aggirare le nuove regole. È già successo negli scorsi mesi quando proprio Discord aveva presentato un metodo simile per la verifica dell’età, che richiedeva l’analisi delle foto degli utenti. Sono bastati pochi giorni perché alcune persone trovassero il modo di aggirarli, usando al posto dei loro selfie delle immagini dal videogioco Death Stranding.

Tag: roblox