L’Ecuador farà un referendum per poter ospitare sul suo territorio basi militari straniere, cioè statunitensi

Soldati di guardia al palazzo presidenziale di Quito, il 4 settembre (
Soldati di guardia al palazzo presidenziale di Quito, il 4 settembre (AP Photo/Jacquelyn Martin, pool)

Il Consiglio elettorale dell’Ecuador ha autorizzato un referendum, voluto dal presidente conservatore e liberista Daniel Noboa, su una modifica alla Costituzione che cancelli il divieto di ospitare sul suo territorio basi militari di paesi stranieri. Noboa è un alleato del presidente Donald Trump e l’obiettivo del referendum è aumentare la collaborazione in materia di difesa con gli Stati Uniti: negli scorsi mesi il governo ecuadoriano aveva espresso l’interesse per l’apertura di una base statunitense, e a marzo Noboa e Trump si erano incontrati per discuterne.

Gli Stati Uniti ebbero una base a Manta (sulla costa centrale) fino al 2009, quando se ne andarono come conseguenza della nuova Costituzione approvata dal presidente di sinistra Rafael Correa che introdusse il divieto che Noboa vuole eliminare. La tattica del presidente sarebbe coinvolgere i militari statunitensi nel contrasto ai gruppi armati e al narcotraffico: il secondo è un obiettivo sbandierato dall’amministrazione Trump per giustificare il suo crescente interventismo nella regione. Il referendum riguarderà anche il finanziamento pubblico ai partiti. Noboa avrebbe voluto convocare un’assemblea costituente per riscrivere la Costituzione, ma venerdì la Corte costituzionale ha sospeso tutto per esaminare i ricorsi contro questa seconda proposta.

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