Almeno 75 persone sono state uccise in un attacco del gruppo paramilitare RSF su Al Fashir, città sudanese sotto assedio

Un camion trasporta alcuni profughi sudanesi, 26 giugno 2025 (Wang Guansen/Xinhua via ZUMA Press)
Un camion trasporta alcuni profughi sudanesi, 26 giugno 2025 (Wang Guansen/Xinhua via ZUMA Press)

Almeno 75 persone sono state uccise in un attacco con un drone compiuto dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF) su Al Fashir, in Sudan. Al Fashir è l’ultima importante città della regione del Darfur ancora controllata dall’esercito, ed è sotto assedio dal maggio del 2024. L’attacco ha colpito una moschea nel quartiere di al Daraja, dove si erano rifugiate molte persone scappate da Abu Shouk, un campo profughi della città che le RSF avevano attaccato nelle ultime settimane.

Dall’aprile del 2023 l’esercito regolare sudanese e il gruppo paramilitare si stanno scontrando in una violenta guerra civile che ha provocato almeno 150mila morti e 13 milioni di sfollati su una popolazione totale di 50 milioni, oltre a una delle peggiori crisi umanitarie del momento.

Da qualche settimana le RSF hanno intensificato gli attacchi su Al Fashir, dove hanno iniziato a costruire un muro lungo 30 chilometri attorno alla città, rendendo ancora più difficile la già disperata situazione delle circa 260mila persone che ci vivono.

– Leggi anche: L’assedio di Al Fashir