Tre persone hanno patteggiato e due sono state prosciolte per l’incidente alla funivia del Mottarone

I vigili del fuoco rimuovono alcuni resti della funivia del Mottarone, 8 novembre 2021 (Claudio Furlan/LaPresse)
I vigili del fuoco rimuovono alcuni resti della funivia del Mottarone, 8 novembre 2021 (Claudio Furlan/LaPresse)

Il giudice per l’udienza preliminare (gup) di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le richieste di patteggiamento di tre delle cinque persone indagate per l’incidente del 2021 sulla funivia del Mottarone, in cui morirono 14 persone, e ha prosciolto le altre due.

Hanno patteggiato Luigi Nerini, capo di Ferrovie del Mottarone, l’azienda che gestiva l’impianto di risalita; Enrico Perocchio, il direttore d’esercizio; e Gabriele Tadini, capo servizio dell’impianto. La pena per il primo è di 3 anni e 10 mesi di carcere, per il secondo 4 anni e 11 mesi, per il terzo 4 anni e 5 mesi. Tuttavia nessuno dei tre andrà in carcere. Sono stati invece prosciolti Martin Leitner, consigliere delegato di Leitner, società altoatesina che si occupava della manutenzione dell’impianto di risalita, e Peter Rabanser, responsabile del customer service della stessa azienda.

L’incidente avvenne il 23 maggio 2021, quando cadde una cabina della funivia che collega la città di Stresa con il monte Mottarone, sulla sponda piemontese del lago Maggiore. Morirono tutti i passeggeri a bordo tranne uno.