Paul Bulcke non sarà più il presidente di Nestlé

Paul Bulcke durante un evento a Losanna, in Svizzera, il 7 aprile 2016 (EPA/LAURENT GILLIERON DATABASE via ANSA)
Paul Bulcke durante un evento a Losanna, in Svizzera, il 7 aprile 2016 (EPA/LAURENT GILLIERON DATABASE via ANSA)

Paul Bulcke, il presidente di Nestlé, lascerà il proprio ruolo alla guida della multinazionale svizzera del settore alimentare in anticipo rispetto a quanto previsto. Bulcke ha 71 anni, era presidente di Nestlé dal 2017 e prima ancora era stato amministratore delegato. A giugno l’azienda aveva detto che si sarebbe dimesso nel 2026.

Non è chiaro come mai Bulcke abbia deciso di anticipare le dimissioni. In un breve comunicato ha detto che è il momento giusto per farsi da parte e accelerare la transizione che era già in programma. Dal primo di ottobre il suo ruolo sarà ricoperto da Pablo Isla, ex presidente della multinazionale spagnola di abbigliamento Inditex e membro del consiglio di amministrazione di Nestlé dal 2018, che avrebbe dovuto prendere il suo posto dall’anno prossimo.

Poche settimane fa Nestlé aveva licenziato il suo amministratore delegato Laurent Freixe perché non aveva dichiarato una relazione con una dipendente, violando il codice di condotta dell’azienda. La multinazionale ha fatto sapere che sia Bulcke sia Isla avevano supervisionato le indagini interne che avevano portato al licenziamento. Freixe è stato sostituito da Philipp Navratil, già a capo di Nespresso, la divisione di Nestlé per il caffè in capsule. Bulcke sarà comunque presidente onorario dell’azienda.