In Bulgaria è stato arrestato un cittadino russo per l’enorme esplosione del porto di Beirut del 2020

Familiari delle persone morte nell'esplosione nel porto di Beirut del 2020 durante una commemorazione (AP/Hassan Ammar)
Familiari delle persone morte nell'esplosione nel porto di Beirut del 2020 durante una commemorazione (AP/Hassan Ammar)

All’aeroporto di Sofia, in Bulgaria, è stato arrestato un cittadino russo che si ritiene sia coinvolto nell’enorme esplosione che nel 2020 devastò il porto di Beirut, in Libano, in cui morirono oltre 200 persone e ne restarono ferite circa 7mila, e che provocò gravi danni a diversi edifici della città. Si chiama Igor Grechushkin ed è il proprietario di una nave cargo che si ritiene avesse trasportato nel porto di Beirut il grosso carico di nitrato di ammonio che esplose a causa di un incendio in un deposito del porto.

Le indagini procedono da allora, ma si sa che 3mila tonnellate di nitrato di ammonio erano arrivate al porto nel 2013 a bordo di una nave mercantile di proprietà russa: secondo il giornale bulgaro Novinite la nave era proprio quella di Grechushkin. In Libano era stato emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti quasi cinque anni fa per mezzo dell’Interpol, l’organizzazione internazionale con cui collaborano le forze di polizia di quasi tutti i paesi del mondo.