Il governo dell’Ecuador ha cancellato i sussidi sul gasolio, per cui in passato c’erano state proteste
![Una protesta contro il governo a Quito nel 2024, sul cartello c'è scritto: «Sale [il prezzo del]la benzina, sale [il prezzo di] tutto»](https://static-prod.cdnilpost.com/wp-content/uploads/2025/09/13/1757750181-protesta-ecuador.jpg)
Il presidente dell’Ecuador, il conservatore e liberista Daniel Noboa, ha firmato un decreto che elimina i sussidi sul gasolio. È un tema sensibile nel paese: in passato provvedimenti simili erano stati ritirati a causa delle proteste che avevano causato soprattutto tra la popolazione indigena. Il governo ha previsto un meccanismo per stabilizzare il prezzo del gasolio fino a dicembre e fondi da 220 milioni di dollari (187 milioni di euro) per i trasporti pubblici, con lo scopo di mantenerne invariate le tariffe.
La cancellazione dei sussidi per il carburante – nel 2024 il governo aveva iniziato da quelli per la benzina – fa parte del piano di Noboa per ridurre l’indebitamento pubblico, nel contesto degli obiettivi negoziati col Fondo monetario internazionale per un prestito quadriennale da 5 miliardi di dollari (4,3 miliardi di euro). Il governo ha sostenuto che i sussidi per il gasolio costassero ogni anno 1,1 miliardi di dollari (940 milioni di euro), che in parte saranno dirottati su altri programmi sociali. Per effetto del provvedimento, è previsto che il prezzo medio del gasolio aumenti da o,5 a 0,7 dollari al litro (rispettivamente 0,4 e 0,6 euro al litro, in Italia è circa 1,63 euro al litro).


