La procura di Brindisi sta indagando su cinque ragazzi per uno stupro di gruppo avvenuto a Malta e denunciato da una diciannovenne

Un cartello del movimento femminista Non Una Di Meno contro la violenza sessuale, Milano, 27 febbraio 2024 (ANSA / Andrea Fasani)
Un cartello del movimento femminista Non Una Di Meno contro la violenza sessuale, Milano, 27 febbraio 2024 (ANSA / Andrea Fasani)

A fine luglio una studentessa universitaria di 19 anni di Conegliano, in provincia di Treviso, ha denunciato di essere stata stuprata da un gruppo di ragazzi a Malta. I cinque ragazzi coinvolti, tutti pugliesi, sono ora indagati a Brindisi per violenza sessuale di gruppo aggravata dal fatto che la 19enne aveva bevuto dell’alcol e si trovava quindi in condizioni «di inferiorità psichica e fisica».

I fatti risalgono alla sera del 22 luglio quando i cinque erano a Malta per festeggiare la fine della scuola. La ragazza, che a sua volta si trovava sull’isola per le vacanze, ha detto di averli conosciuti qualche giorno prima dei fatti e che quella sera si erano rivisti, passando insieme la serata. Dopodiché, sempre secondo quanto denunciato dalla 19enne, i cinque l’hanno portata nell’appartamento che avevano preso in affitto dove sono state compiute le violenze. La ragazza ha detto che gli stupri sono stati commessi da quattro di loro (sono di Brindisi e hanno tra i 18 e i 19 anni): il quinto del gruppo, un minorenne della provincia di Lecce, avrebbe invece scattato delle foto e probabilmente anche girato dei video degli abusi.

La denuncia è stata presentata a Conegliano, ma gli atti dell’inchiesta sono stati inviati per competenza alla procura di Brindisi. I cinque sono stati tutti interrogati, le loro case sono state perquisite e i loro cellulari sono stati sequestrati, per verificare se contengano delle prove: durante gli interrogatori, scrive il Corriere della Sera, hanno confermato di aver avuto dei rapporti sessuali con la ragazza, ma hanno sostenuto che fosse consenziente.