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  • Domenica 7 settembre 2025

Le foto della cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis

Attorno a lui si è creato da tempo un culto di dimensioni notevoli, e infatti in piazza San Pietro c'erano decine di migliaia di persone

(AP Photo/Andrew Medichini)
(AP Photo/Andrew Medichini)
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Domenica mattina si è tenuta in piazza San Pietro la liturgia di canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, cioè il procedimento per renderli ufficialmente santi secondo le regole della Chiesa. Alla cerimonia, celebrata da papa Leone XIV, hanno partecipato decine di migliaia di persone (più di 80mila, secondo le stime riferite alle agenzie di stampa dalla questura). Tra loro c’erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, e Pier Ferdinando Casini.
Frassati, torinese, morì nel 1925 a 24 anni, e fu un fedele laico domenicano noto per le sue attività di assistenza a persone malate e in condizione di povertà. Dei due nuovi santi, però, il più famoso è indubbiamente Carlo Acutis.

Acutis, nato a Londra ma italiano, morì nel 2006 di leucemia: aveva 15 anni. Prima ancora di diventare santo, era già diventato molto popolare e attorno alla sua figura si era creato un culto di dimensioni notevoli, anche al di fuori dell’Italia. Di lui si parla molto per il fatto che è il primo santo della generazione delle persone nate tra gli anni Ottanta e Novanta, e perché da tempo viene definito come un futuro “santo protettore” di Internet. Il motivo è che nella sua vita fu un assiduo utilizzatore degli strumenti digitali per divulgare la fede cattolica.

Un altro aspetto molto raccontato della figura di Acutis sono le sue stesse spoglie, vestite con abiti normali: jeans, felpa e scarpe da ginnastica. Il suo corpo è conservato nel Santuario della Spogliazione, che si trova nella Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi, un altro luogo in cui oggi si sono radunate le persone che gli sono devote.

Acutis fu dichiarato “Servo di Dio” nel 2018 (è il titolo che la Chiesa cattolica assegna ai fedeli per i quali è stata avviata una causa di beatificazione e canonizzazione). Nel 2020 venne dichiarato “Beato” e infine gli venne riconosciuta l’intercessione per almeno due miracoli, permettendogli in questo modo di rispettare le condizioni necessarie per la santificazione, autorizzata poi da papa Francesco. Il processo che l’ha portato a diventare santo è stato eccezionalmente rapido.

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