Secondo l’OSCE ci sono più di 2.500 prigionieri di guerra ucraini nelle carceri russe

Secondo un’analisi realizzata dagli esperti dell’Osce (l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) e citata dal ministero dell’Interno ucraino, in Russia ci sono attualmente 2.577 prigionieri di guerra ucraini. I prigionieri di guerra sono soldati o miliziani catturati durante i combattimenti, a cui il diritto internazionale garantisce una serie di tutele. Sono diversi dai prigionieri civili, che invece sono persone che non partecipano ai combattimenti, come per esempio i giornalisti, e che nella maggior parte dei casi durante una guerra vengono arrestati illegalmente. Non è noto il numero di prigionieri di guerra russi detenuti nelle carceri ucraine.
Dall’inizio dell’invasione su larga scala del 2022 sia l’intelligence ucraina che gli esperti delle Nazioni Unite hanno accusato la Russia di aver violato le regole per la tutela dei prigionieri di guerra, sottoponendoli a esecuzioni illegali. Simili accuse sono state mosse all’Ucraina dalle Nazioni Unite in seguito all’invasione delle regione russa di Kursk, occupata dall’Ucraina ad agosto dell’anno scorso e poi quasi interamente riconquistata dai russi: secondo un’indagine pubblicata a ottobre del 2024, su 205 soldati russi intervistati 104 hanno detto di essere stati sottoposti a trattamenti degradanti o tortura (non è chiaro quanti di questi fossero stati catturati proprio a Kursk).
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