Il parlamento thailandese ha eletto come primo ministro Anutin Charnvirakul, imprenditore e politico esperto

Il parlamento thailandese ha eletto come nuovo primo ministro Anutin Charnvirakul, leader del partito conservatore Bhumjaithai. Anutin (in Thailandia ci si riferisce abitualmente ai politici con il nome proprio) ha ottenuto anche il sostegno del Partito del Popolo, il principale partito di opposizione, di centrosinistra, e il più grosso in parlamento, che però ha richiesto la convocazione di nuove elezioni entro quattro mesi e l’avvio del processo di riscrittura della Costituzione. Quella attuale è stata scritta nel 2017, durante un periodo di governo militare.
Anutin ha 58 anni ed è un politico esperto: è stato ministro dell’Interno e della Salute e vice primo ministro, e ha gestito l’emergenza coronavirus nel paese. È un fedele sostenitore della monarchia, un argomento al centro del dibattito politico thailandese: i movimenti progressisti vorrebbero ridimensionare il suo ruolo e limitare le accuse per il reato di lesa maestà, usate spesso con motivazioni politiche per ostacolare i critici del re e dell’establishment. Nonostante sia generalmente conservatore, Anutin ha anche guidato il processo di legalizzazione della cannabis nel paese.
Anutin è stato eletto una settimana dopo la deposizione della prima ministra Paetongtarn Shinawatra, in carica da un anno e finita in un grave scandalo a causa della diffusione di una telefonata in cui parlava con toni molto deferenti all’ex primo ministro cambogiano Hun Sen a proposito di una disputa territoriale tra i due paesi. Anutin ha fatto a lungo parte del partito degli Shinawatra, la più importante dinastia politica thailandese (anche il padre e la zia di Paetongtarn sono stati primi ministri). Si è poi unito al Bhumjaithai, che comunque fino alla diffusione della telefonata della prima ministra, a giugno, sosteneva il suo governo. Venerdì ha battuto nettamente il candidato primo ministro del partito degli Shinawatra, Chaikasem Nitisiri.


