La Camera dei deputati thailandese voterà venerdì per scegliere un nuovo primo ministro

Venerdì alla Camera dei deputati thailandese è previsto un voto per scegliere il nuovo primo ministro: lo ha detto il presidente dell’aula, dopo che sui media thailandesi era circolata la notizia che la richiesta del primo ministro ad interim di sciogliere l’aula, presentata martedì, è stata respinta dal Consiglio privato del re.
Al momento nel paese non c’è un primo ministro con pieni poteri perché venerdì la Corte costituzionale ha rimosso dall’incarico Paetongtarn Shinawatra, del partito di centrodestra Pheu Thai. La prima ministra era coinvolta da giugno in un grave scandalo che riguarda una telefonata in cui parlava di una disputa territoriale tra Thailandia e Cambogia con l’ex primo ministro cambogiano Hun Sen, usando toni molto deferenti e criticando un generale thailandese, e per questo considerata poco appropriata.
Il primo ministro ad interim, Phumtham Wechayachai, è sempre del Pheu Thai. La sua richiesta di dissolvere il parlamento, che se accettata avrebbe portato a elezioni anticipate, era legata al fatto che il Partito del Popolo, il principale partito di opposizione (di centrosinistra) e quello con il maggior numero di seggi in parlamento, aveva detto che non avrebbe sostenuto il candidato proposto dal Pheu Thai come primo ministro. Al suo posto ha scelto di appoggiare Anutin Charnvirakul, che fa parte di un altro partito di opposizione, il Bhumjaithai, conservatore. Fino a giugno il Bhumjaithai governava con il Pheu Thai, ma era uscito dalla coalizione sempre a causa della telefonata della prima ministra con Hun Sen. Il Partito del Popolo ha comunque messo come condizione per il suo sostegno la convocazione di nuove elezioni entro quattro mesi dall’entrata in carica del governo.


