• Italia
  • Lunedì 1 settembre 2025

La lunga storia, non conclusa, del delitto di Arce

Stefano Nazzi racconta l'omicidio di Serena Mollicone e il lunghissimo processo, che coinvolge ancora l'ex comandante dei carabinieri locale, suo figlio e sua moglie

Caricamento player

Il 1° giugno 2001 scomparve una ragazza diciottenne di Arce, in provincia di Frosinone. Si chiamava Serena Mollicone. Il suo corpo venne trovato due giorni più tardi, in un bosco. Era stata legata con nastro adesivo e fil di ferro, sulla testa aveva un sacchetto di plastica del supermercato Eurospin. Aveva una ferita al capo, l’autopsia stabilì che era morta per soffocamento.

Le due nuove puntate di Indagini raccontano la storia, lunga e intricata, del delitto di Arce: i possibili depistaggi, le testimonianze cambiate nel corso del tempo, un cellulare scomparso e poi stranamente riapparso, un foglietto rinvenuto un anno e mezzo dopo il delitto. E poi le analisi scientifiche sul nastro adesivo con cui era stata legata la ragazza e su una porta, più precisamente su una frattura presente su quella porta. È una storia giudiziariamente ancora aperta.

Ci sono stati due filoni di indagine, un uomo, Carmine Belli, è rimasto in carcere 17 mesi prima di essere assolto nei tre gradi di giudizio. Dopo molti anni sono stati imputati il comandante dei carabinieri della stazione di Arce, Franco Mottola, suo figlio Marco e sua moglie Anna Maria. Sono stati assolti nel processo in Corte d’assise e poi in appello. La Corte di Cassazione ha però stabilito che l’appello debba essere essere rifatto. Ci sarà un nuovo processo.

Le due puntate di Indagini sul delitto di Arce sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui), ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come SpotifyApple PodcastsAmazon Music e YouTube Music.