Non si trova più il neonazista tedesco Sven Liebich, che aveva cambiato genere per andare in un carcere femminile

La polizia tedesca ha emesso un mandato d’arresto per l’attivista neonazista Sven Liebich, che nel 2023, dopo essere stato condannato per incitamento all’odio, diffamazione e aggressione verbale, aveva cambiato il proprio nome in Marla-Svenja Liebich. Venerdì Liebich avrebbe dovuto presentarsi nel carcere femminile di Chemnitz, nella Germania orientale, per cominciare a scontare una pena di un anno e sei mesi, però non si è presentato e al momento non si sa dove sia. Secondo la polizia è scappato all’estero.
Tra i media e i politici tedeschi è opinione diffusa che Liebich non sia una persona trans, bensì voglia sfruttare la propria condanna per contestare la legge che regola il cambio di genere sui documenti in Germania, che da novembre ha reso il processo molto più facile. In passato infatti aveva fatto molte dichiarazioni contro i diritti delle persone LGBTQ e parlato, tra le altre cose, di «transfascismo».
Negli ultimi due giorni Liebich ha condiviso moltissimi post sui social, sempre con tono beffardo e sprezzante. Stando a quanto ha scritto su X nessuno sarebbe stato al corrente della sua intenzione di non presentarsi in carcere: ha condiviso un’immagine di sé stesso con la cattedrale di San Basilio, uno dei più noti monumenti di Mosca, cosa che farebbe supporre che sia andato in Russia. In un altro post dice di voler chiedere asilo negli Stati Uniti.
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