Trump sta cercando un altro modo per controllare la Federal Reserve
Vuole licenziare e sostituire la consigliera Lisa Cook, dopo aver minacciato di fare lo stesso col presidente Jerome Powell

Lunedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato una lettera in cui ha ordinato il licenziamento con effetto immediato di Lisa Cook, una dei membri del Consiglio dei governatori della Federal Reserve (Fed), cioè l’organo principale della banca centrale degli Stati Uniti. È un ulteriore tentativo di Trump di ottenere maggiore controllo sulla Federal Reserve, che con le sue decisioni è responsabile del sistema finanziario del paese e può influenzare in modo importante l’economia.
L’indipendenza della Fed dal potere politico si è consolidata a partire dagli anni Ottanta e viene considerata centrale affinché le decisioni economiche non siano condizionate dalle pressioni dell’opinione pubblica e da motivi elettorali.
Quello attuale è il primo tentativo di licenziare uno dei membri del Consiglio dei governatori nei 111 anni di storia della banca centrale e sarà oggetto di lunghe dispute legali. Trump ha accusato Cook di aver falsificato dei documenti per ottenere condizioni più favorevoli su un mutuo personale e ha detto che questo basta per rimuoverla. Cook però non è mai stata incriminata né condannata per questo reato e ha quindi sostenuto che il suo licenziamento sia illegittimo. È la prima donna afroamericana all’interno del Consiglio e fu nominata nel 2022 dal presidente Joe Biden.
Martedì pomeriggio l’avvocato di Cook, Abbe Lowell, ha fatto sapere che farà causa contro il tentativo di Trump di licenziare la sua assistita, che ha definito come «illegale».
Trump da tempo sta cercando di ampliare i poteri del presidente in vari ambiti, spesso con manovre considerate chiaramente anticostituzionali. Il contrasto con la Federal Reserve e con il suo presidente Jerome Powell è legato principalmente alla gestione dei tassi di interesse del paese.
La Federal Reserve, da statuto, ha un obiettivo duplice: garantire prezzi stabili e la massima occupazione possibile. Lo strumento che utilizza per favorire condizioni economiche che permettano di raggiungere questi obiettivi è l’intervento sui tassi di interesse: le banche centrali fissano e aggiornano periodicamente il tasso di riferimento, sulla base del quale si calcolano i tassi offerti dalle banche ai loro clienti.
Negli ultimi anni i tassi statunitensi sono cresciuti molto, allo scopo di fermare l’inflazione che ha colpito tutte le economie occidentali da dopo la pandemia (lo ha fatto anche la Banca Centrale Europea). Aumentando i tassi di interesse, infatti, le banche centrali sperano di rallentare l’attività economica quanto basta per far rallentare l’aumento dei prezzi. Quando l’inflazione è stabile, i tassi possono restare stabili oppure essere abbassati per stimolare l’economia e favorire un aumento dell’occupazione.
Da tempo Trump fa pressioni su Powell per convincerlo ad abbassare i tassi, cosa che per ora lui e gli altri governatori si sono rifiutati di fare. Tassi più bassi permettono una crescita maggiore e sono popolari perché consentono di prendere a prestito soldi dalle banche a prezzi minori. Rischiano però di creare un aumento dei prezzi.
Trump negli scorsi mesi ha anche minacciato di licenziare Powell, cosa che di fatto però non può fare. Le minacce di licenziamento e quindi la possibile fine dell’indipendenza della Federal Reserve hanno causato cali consistenti in Borsa. Powell ha sempre resistito alle pressioni, dicendo di voler aspettare di valutare gli effetti dei dazi sull’economia statunitense, temendo che potrebbero aumentare l’inflazione.

Trump con Powell durante una visita ai cantieri per la ristrutturazione della sede della Banca Centrale: Trump ha accusato Powell anche di cattiva gestione dei lavori (AP Photo/Julia Demaree Nikhinson)
Trump vorrebbe sostituire Cook con una persona a lui più vicina, con l’obiettivo di influenzare le decisioni sui tassi: i membri del Consiglio della Federal Reserve vengono nominati dal presidente in carica e ricoprono il loro ruolo per 14 anni. Cook ha già detto di non voler abbandonare il posto.
Le accuse nei confronti di Cook sono arrivate da Bill Pulte, direttore della Federal Housing Finance Agency e molto vicino a Trump, che da mesi la accusa di non fare un buon lavoro alla Federal Reserve e recentemente ha iniziato ad accusarla anche di frode ipotecaria, la motivazione che Trump ha usato per licenziarla. Secondo il Federal Reserve Act, ossia la legge che ha istituito la banca centrale, Trump può licenziare un governatore solo per negligenza professionale o illecito: quella che riguarda Cook però sembra più una questione personale, che non è stata provata in tribunale e che non dovrebbe rientrare nelle ragioni che permettono un licenziamento.
L’assenza di precedenti rende difficile capire cosa potrà succedere ora; la prossima riunione della Fed sulle politiche monetarie (e quindi sui tassi) è fissata per il 16-17 settembre.
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