Lo storico ponte Gokteik, in Myanmar, è stato distrutto negli scontri tra la giunta militare e i gruppi ribelli

Un treno mentre passa sul ponte Gokteik (EPA)
Un treno mentre passa sul ponte Gokteik (EPA)

Lo storico ponte Gokteik, che è il più alto del Myanmar e si trova nel centro del paese, è stato distrutto domenica negli scontri tra la giunta militare al governo e i gruppi ribelli, che dal 2021 si combattono in una guerra civile. Non è chiaro di chi sia la responsabilità della distruzione del ponte, inaugurato nel 1900: la giunta militare e i gruppi ribelli si sono accusati a vicenda di averlo bombardato.

Il ponte Gokteik è alto 102 metri e quando venne aperto, 125 anni fa, era il più grande ponte a capriata del mondo. La capriata è una struttura che si ottiene disponendo due travi inclinate che poggiano su una orizzontale, e formano così un triangolo. Il ponte collega la città omonima di Gokteik con Nawnghkio, ed è parte della linea ferroviaria che collega Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar, con la città di Lashio, che dista circa 200 chilometri.

Dal 2021 il Myanmar è governato da un regime militare: prese il potere con un colpo di stato, che bloccò i difficili processi di democratizzazione in corso nel paese. Ne emersero proteste pacifiche, che però nel giro di pochi mesi si trasformarono in resistenza armata. Da allora l’esercito combatte contro gruppi di diverse minoranze etniche, attivi soprattutto nelle zone più remote del paese, tutti contrari alla dittatura militare.