Hamas ha accettato una nuova proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza presentata dai mediatori di Egitto e Qatar

Fumo dopo un attacco aereo dell'esercito israeliano a Khan Yunis nella Striscia di Gaza, 18 agosto 2025 (AP Photo/Mariam Dagga)
Fumo dopo un attacco aereo dell'esercito israeliano a Khan Yunis nella Striscia di Gaza, 18 agosto 2025 (AP Photo/Mariam Dagga)

Hamas ha detto di aver accettato una nuova proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza presentata dai mediatori di Egitto e Qatar, su cui Israele non si è ancora espresso ufficialmente. Dopo qualche ora due funzionari a conoscenza dei negoziati hanno comunque fatto sapere che Israele sta esaminando la risposta di Hamas alla proposta di un accordo. I dettagli non sono noti pubblicamente, ma secondo quanto riferito ai media internazionali da fonti diplomatiche dovrebbe prevedere il rilascio di circa la metà dei 50 ostaggi israeliani rimasti, di cui una ventina dovrebbero essere ancora vivi, una tregua di 60 giorni durante la quale Israele e Hamas potrebbero trattare la fine definitiva della guerra, e l’ingresso nel territorio palestinese di aiuti umanitari.

La proposta di Egitto e Qatar rispecchierebbe quella presentata nei mesi scorsi da Steve Witkoff, l’inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, al tempo accettata da Israele ma non da Hamas e che quindi non portò ad alcuna tregua.

Nelle scorse settimane il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva più volte insistito di non essere più interessato ad accordi parziali, dicendo che avrebbe accettato di far finire la guerra solo se Hamas avesse rilasciato tutti gli ostaggi contemporaneamente e avesse consentito al disarmo: sono posizioni che il gruppo palestinese ha ripetutamente giudicato irricevibili. Questo stallo serve anche a Netanyahu per prolungare la guerra. Non è chiara la posizione di Netanyahu sulla nuova proposta. Il primo ministro, dopo aver parlato con il ministro della Difesa Israel Katz e con il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa d’Israele (Idf) Eyal Zamir, non ha fatto diretto riferimento agli accordi.