È morto Pippo Baudo

Con 13 Festival di Sanremo e programmi come “Domenica In” e “Fantastico” è stato uno dei conduttori più famosi della tv italiana: aveva 89 anni

Pippo Baudo nel 2018 (Photo by Daniele Venturelli)
Pippo Baudo nel 2018 (Photo by Daniele Venturelli)
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Pippo Baudo, conduttore tra i più famosi e importanti della storia della televisione italiana, che a partire dagli anni Sessanta fu protagonista della cultura popolare italiana presentando tra le altre cose tredici edizioni del Festival di Sanremo, è morto a 89 anni. La notizia è stata confermata all’ANSA dal suo avvocato, Giorgio Assumma.

Baudo è uno dei pochi per cui la frase «ha fatto la storia della televisione» si può dire vera, e insieme a Mike Bongiorno è probabilmente il conduttore televisivo italiano più noto e influente di sempre. Ricordato per il carattere gioviale e per aver lanciato le carriere di comici, cantanti e presentatrici, condusse programmi storici della Rai come Canzonissima, Domenica In, Fantastico, lavorando brevemente anche per Mediaset.

Dalla provincia di Catania abbandonò una possibile carriera da avvocato visto il talento da intrattenitore e presentatore, arrivando presto alle trasmissioni radiotelevisive della Rai realizzate nel Sud Italia e poi a Milano, specializzandosi al contempo nell’organizzazione di festival musicali locali, come il Festival della Canzone di Vibo Valentia, il Festival di Napoli e il Canta Italia.

Il primo dei suoi moltissimi Festival di Sanremo fu nel 1968, e da lì in poi Baudo diventò un volto familiare a milioni di persone. Il suo modo di rivolgersi al pubblico con sicurezza, la sua presenza scenica discreta e la calma con cui riusciva a gestire gli imprevisti lo resero una figura rassicurante e amatissima, capace di contendere la scena a colleghi come Enzo Tortora, Corrado Mantoni e lo stesso Bongiorno.

Negli anni successivi gli furono affidati altri 12 Festival, spesso ricoprendo anche il ruolo di direttore artistico. Condusse tutte le edizioni dal 1992 al 1996; il suo ultimo Festival fu quello del 2008, che condusse insieme a Piero Chiambretti e alle attrici Bianca Guaccero e Andrea Osvárt. Vinse “Colpo di fulmine”, cantata da Giò Di Tonno e Lola Ponce.

Negli anni Ottanta invece Baudo fu legato soprattutto a Domenica In e a Fantastico, nel quale diede spazio a showgirl e comici che sarebbero entrati a far parte della cultura pop di quel decennio, tra cui Lorella Cuccarini, Roberto Benigni, Fiorello e Beppe Grillo.

In carriera Baudo fu anche un formidabile scopritore di talenti, anche grazie alla sua grande influenza sull’organizzazione del Festival di Sanremo: non si limitava soltanto a condurlo, ma aveva anche una grande influenza sulla scelta degli ospiti e degli artisti in gara. Tra i cantanti che lanciò o contribuì a far conoscere al grande pubblico ci sono Al Bano, Massimo Ranieri, Anna Oxa, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli e Laura Pausini, solo per citarne alcuni.

Il suo nome completo era Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, ed era nato nel 1936 a Militello in Val di Catania, un piccolo paese dell’entroterra siciliano, figlio di un avvocato e di una casalinga. Da giovane lavorò in un teatro locale facendo da intrattenitore e pianista tra gli spettacoli, rendendosi conto in fretta di essere più bravo in quella veste che come attore. Si laureò in Giurisprudenza il giorno dopo aver presentato la serata finale di “Miss Sicilia” a molti chilometri di distanza, trovando poi un passaggio notturno su un camioncino con cui riuscì ad arrivare in tempo per la discussione della tesi. Con l’amico Tuccio Musumeci cominciò poi una carriera nel cabaret, facendogli da spalla, e debuttando in un programma della Rai nel 1956, con il concorso per radiocronisti Radiosquadre. 

Il suo esordio come conduttore televisivo arrivò all’inizio degli anni Sessanta, presentando varie trasmissioni musicali girate in Sicilia e nel Sud Italia, finché non partecipò alle registrazioni della nuova trasmissione Settevoci, un varietà e quiz musicale che fu mandato in onda a partire dal 1966 e fino al 1970. Lo stesso Baudo raccontò a lungo che fu trasmessa inizialmente perché alla Rai non erano arrivate le bobine di Le avventure di Rin Tin Tin, ma era probabilmente un falso ricordo e la leggenda metropolitana fu poi smentita.

Nel 1968 Baudo presentò per la prima volta il Festival di Sanremo: vinsero Sergio Endrigo e Roberto Carlos con “Canzone per te”, e Baudo entrò nel gruppo ristretto dei conduttori più riconoscibili della televisione italiana, insieme a Enzo Tortora, Mike Bongiorno e Corrado. Negli anni Settanta presentò il varietà Canzonissima, i quiz Spaccaquindici, Un colpo di fortuna, Chi? e Secondo voi, finché non succedette a Corrado alla conduzione di Domenica In, varietà del pomeriggio domenicale della Rai con cui diventò il conduttore di punta della Rai. Negli anni Ottanta gli fu quindi affidato il Festival di Sanremo per tre edizioni tra il 1984 e il 1987, nelle quali stabilì record di ascolti rimasti a lungo imbattuti.

In quegli anni condusse anche il varietà del sabato sera Fantastico, tra i più famosi della storia della tv italiana, che era stato condotto in precedenza da altri protagonisti della tv italiana come Corrado, Raffaella Carrà, Loretta Goggi e Gigi Proietti, e che Baudo riportò al successo dopo alcuni anni di crisi. Dopo essere stato inizialmente cacciato dalla Rai per una battuta di Beppe Grillo su Bettino Craxi in un suo programma, nel 1987 firmò un contratto con Fininvest diventando direttore artistico di Canale 5 e conducendo il varietà Festival, ma non andò molto bene e ritornò in Rai, dove all’inizio degli anni Novanta riprese Domenica In.

Nel 1991 Baudo subì un attentato da parte della mafia siciliana Cosa Nostra, che aveva attaccato durante una trasmissione del Maurizio Costanzo Show. In mezzo a vari altri programmi e quiz di durata più breve, gli anni Novanta furono quelli delle cinque edizioni consecutive alla conduzione del Festival di Sanremo, di cui fu anche direttore artistico nel 1994, una condizione che fino ad allora non si era ancora verificata. Avrebbe poi condotto di nuovo Sanremo nel 2002, 2003, 2007 e per l’ultima volta nel 2008 insieme a Piero Chiambretti.

Negli anni Duemila presentò ancora Domenica In, fino a un’ultima edizione nel 2016-2017, e continuò ad avere almeno un programma per ogni stagione televisiva fino agli anni Dieci inoltrati, quando aveva ormai oltre 75 anni. Aveva fatto le sue ultime apparizioni televisive nel 2024.