Nuova Delhi dovrà togliere migliaia di cani randagi dalle strade
E metterli in nuovi canili: lo ha deciso la Corte suprema indiana, dicendo che sono pericolosi per gli abitanti

L’11 agosto la Corte suprema dell’India ha ordinato all’amministrazione della capitale Nuova Delhi e di alcune città circostanti di costruire canili sufficienti a ospitare complessivamente 5mila cani randagi, che dovranno essere catturati entro otto settimane. A Nuova Delhi ci sono tantissimi cani randagi, che spesso aggrediscono i passanti: dopo la cattura dovranno essere sterilizzati, vaccinati e portati nei canili.
Non è chiaro come il tribunale abbia stabilito la cifra di 5mila. In ogni caso i giudici della Corte hanno spiegato che si tratta solo di una prima fase, e che il numero verrà aumentato in futuro. I canili dovranno essere provvisti di telecamere a circuito chiuso, per assicurare che i cani non scappino o non vengano liberati. La Corte ha anche ordinato di istituire una linea di assistenza telefonica per denunciare i casi di aggressione, e di punire chiunque cerchi di impedire le catture.
Nuova Delhi è una delle città più grandi dell’India: nel 2011, anno dell’ultimo censimento, ci vivevano più di 16 milioni di persone, e verosimilmente da allora la popolazione è cresciuta ancora. Non esistono stime precise su quanti cani randagi ci siano: secondo le ultime affidabili, aggiornate al 2012, erano 60mila, e oggi si pensa che potrebbero essere diverse centinaia di migliaia.
Anche se in molti casi si tratta di animali innocui, i casi di attacchi contro le persone sono frequenti. Secondo i giornali locali, in città ci sono stati più di 35mila casi di persone morse da animali nei primi sei mesi di quest’anno (non è chiaro quanti attribuibili a cani randagi). Oltre che per le ferite da morso, gli attacchi dei cani randagi sono pericolosi anche perché possono trasmettere la rabbia, una malattia per la quale in India ogni anno muoiono tra le 18mila e le 20mila persone, tra cui molti bambini, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Finora le autorità locali avevano cercato di controllare il numero di cani randagi attraverso altre misure, come la sterilizzazione. Diverse organizzazioni animaliste hanno criticato la decisione, sostenendo che sia difficilmente realizzabile e che non risolverà il problema.



