È stato negato l’ingresso in Israele al sacerdote italiano Nandino Capovilla

Le autorità israeliane hanno negato l’ingresso nel paese al sacerdote italiano Nandino Capovilla, di 63 anni. Capovilla fa il parroco a Marghera (Venezia), è membro del movimento cattolico progressista Pax Christi e ha spesso partecipato a iniziative per la pace e i diritti umani. Lunedì era arrivato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per partecipare, insieme a circa altre 15 persone, a un pellegrinaggio guidato dall’arcivescovo Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi.
Per Capovilla è stato però disposto l’allontanamento, per motivi non chiari: un documento che gli è stato dato all’aeroporto, visto da vari giornali, cita «considerazioni relative alla sicurezza pubblica, alla pubblica incolumità o all’ordine pubblico», senza altri dettagli. A marzo Capovilla aveva pubblicato un libro intitolato Sotto il cielo di Gaza, che racconta le brutalità e i massacri compiuti da Israele nella Striscia in quasi due anni di guerra.
Capovilla è stato trattenuto in aeroporto per sette ore, poi è stato rilasciato e si è imbarcato su un volo diretto in Grecia. Gli altri partecipanti al pellegrinaggio, tra cui Ricchiuti, sono invece entrati regolarmente in Israele.


