In Valle d’Aosta un referendum ha confermato una riforma della legge elettorale pensata anche per avere più donne in consiglio regionale

Il voto nel comune di Quart, vicino ad Aosta (ANSA/THIERRY PRONESTI)
Il voto nel comune di Quart, vicino ad Aosta (ANSA/THIERRY PRONESTI)

In Valle d’Aosta è stata approvata con un referendum confermativo una modifica della legge elettorale regionale che dovrebbe incentivare l’elezione di donne al consiglio regionale. Il referendum si è svolto domenica: il “Sì” ha vinto con il 52 per cento dei voti, contro il 48 per cento del “No”. L’affluenza è stata bassissima: ha votato solo il 16 per cento degli aventi diritto, ossia circa 16mila persone su 105mila, ma il risultato sarà comunque valido dato che non era previsto un quorum, a differenza che nei referendum abrogativi nazionali. La Valle d’Aosta è una regione a statuto speciale e nel suo ordinamento sono previsti anche i referendum confermativi, simili a quelli che nel resto d’Italia riguardano modifiche costituzionali.

La riforma della legge elettorale reintroduce fra le altre cose la possibilità di indicare tre preferenze nelle votazioni per il consiglio regionale, come si faceva fino al 2017. In quell’anno, nell’ambito di una crisi politica più ampia nella regione, la scelta delle preferenze venne rimossa per evitare che i politici locali potessero influenzare eccessivamente gli elettori nei piccoli comuni. Ora la situazione politica si è stabilizzata e il partito al governo ha deciso di reintrodurre le preferenze. Viene inoltre inserito un vincolo di genere: chi ne indica tre non potrà scegliere tre candidati dello stesso genere, altrimenti l’ultima preferenza verrà annullata. Nel consiglio regionale valdostano ci sono solo tre donne su 35 componenti, e la giunta regionale (l’organo esecutivo dell’amministrazione) è composta solo da uomini.

La riforma era stata proposta dall’Union Valdôtaine (il principale partito politico valdostano, autonomista e storicamente vicino al centrosinistra) e approvata lo scorso febbraio. Alcuni consiglieri regionali appartenenti o vicini al gruppo Lega Vallée d’Aoste hanno chiesto però che fosse sottoposta a referendum. Non è ancora chiaro se le nuove disposizioni entreranno in vigore già per le prossime elezioni regionali, previste per il 28 settembre: i tempi per la sua applicazione potrebbero essere più lunghi.

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