La giunta militare del Mali ha fatto arrestare decine di membri dell’esercito con l’accusa di voler organizzare un colpo di stato

Il leader della giunta al potere in Mali, Assimi Goïta (Getty Images)
Il leader della giunta al potere in Mali, Assimi Goïta (Getty Images)

Da sabato in Mali sono state arrestate decine di membri dell’esercito: secondo diverse fonti maliane, sentite da vari giornali ma rimaste anonime, la giunta militare che governa il paese in modo autoritario li ha accusati di voler organizzare un colpo di stato. Non è chiaro quante persone siano state arrestate: il sito Africanews ha scritto almeno 45, mentre l’agenzia di stampa Agence France-Presse ha citato due diverse fonti che hanno parlato rispettivamente di 20 e 50 arresti.

Anche altre informazioni non sono confermate, e in generale la situazione è piuttosto confusa. Africanews e Agence France-Presse scrivono che tra le persone arrestate ci sono anche due importanti generali: Abass Dembele, ex governatore della regione centrale di Mopti; e Nema Sagara, brigadiere generale dell’aeronautica maliana e tra le poche donne con ruoli di responsabilità nell’esercito. Un’altra fonte però ha detto a BBC che loro non sono stati arrestati.

La giunta militare aveva preso il potere nel 2021 con un colpo di stato guidato da Assimi Goïta, poi nominato presidente. Nel giugno del 2022 Goïta aveva promesso di organizzare elezioni e di riconsegnare il potere ai civili entro la fine di marzo del 2023, ma non lo ha mai fatto. Dallo scorso maggio la giunta ha anche sospeso le attività politiche di tutti i partiti.

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