Le persone morte a causa della febbre West Nile in Italia sono dieci

Sabato all’Istituto Spallanzani di Roma una donna di 93 anni è morta a causa della febbre West Nile, una malattia infettiva di origine tropicale trasmessa dalle zanzare attraverso le loro punture. La donna era originaria di Cisterna di Latina: la sua è la quarta morte accertata per via della West Nile nelle ultime settimane nel Lazio, e la decima in Italia dall’inizio dell’anno.
In Italia la West Nile è stata individuata per la prima volta nel 1998 e da qualche anno è in aumento a causa della crescente diffusione delle zanzare invasive; provoca quasi sempre sintomi minimi o lievi ma può essere rischiosa per le persone fragili. Secondo il bollettino diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) venerdì, i casi di infezione da West Nile Virus confermati allo scorso 30 luglio sono 89, di cui 23 nel Lazio appunto. Sempre in base ai dati dell’ISS nel 2024 i casi erano stati 484 e le morti 36.
A causa dell’aumento dei contagi il Centro nazionale sangue (CNS), l’organo che si occupa delle trasfusioni di sangue in Italia, ha imposto limitazioni sulla possibilità di donare il sangue per chi abbia trascorso almeno una notte nelle province italiane considerate a rischio di maggior diffusione del virus tra l’estate e l’autunno del 2025. L’elenco delle province si trova qui.
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