La Commissione Europea ha confermato di non aver conservato i messaggi fra Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer, al centro del Pfizergate

Venerdì il New York Times ha pubblicato un documento in cui la Commissione Europea ha risposto a una serie di domande sul cosiddetto Pfizergate e ha ammesso per la prima volta l’esistenza di messaggi fra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, ribadendo però di non esserne più in possesso. La risposta della Commissione è arrivata dopo che a maggio il Tribunale dell’Unione Europea aveva dato ragione al New York Times, che nel 2023 aveva fatto causa alla Commissione per essersi rifiutata di rendere pubblici quei messaggi.
Il cosiddetto Pfizergate riguarda la presunta mancanza di trasparenza nelle modalità con cui nel 2021 l’Unione Europea ottenne circa 1,8 miliardi di dosi di vaccino contro il Covid-19 dall’azienda farmaceutica Pfizer-BioNTech. L’accordo era stato raggiunto attraverso uno scambio diretto di messaggi fra von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Nei mesi successivi diversi giornali, fra cui il New York Times, avevano chiesto di aver accesso a quei messaggi, appellandosi alle leggi sulla trasparenza dell’Unione. La Commissione però si era sempre rifiutata di rendere pubblici questi messaggi, avanzando motivazioni poco convincenti e sostenendo che non si trattassero di comunicazioni ufficiali, e che quindi non era tenuta a conservarli o renderli pubblici.
Nella lettera inviata questa settimana al New York Times come ordinato dal Tribunale, la Commissione dice di aver cercato di recuperare quei messaggi, che esistevano, ma di non averli trovati. Ha confermato che von der Leyen e Bourla si erano scritti, ma che l’avevano fatto solo per fissare una data per discutere dell’accordo e che quindi «nell’estate del 2021» la Commissione aveva valutato di non dover conservare quei messaggi. Il New York Times fa notare come al tempo il giornalista Alexander Fanta avesse già fatto domanda per accedere a quei messaggi, che però gli era stata negata, ma la Commissione non ha trattato la questione.


