Gli Stati Uniti hanno sanzionato alcuni funzionari dell’Autorità nazionale palestinese

Il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, durante un incontro internazionale a Kuala Lumpur, in Malaysia, lo scorso 11 luglio
Il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, durante un incontro internazionale a Kuala Lumpur, in Malaysia, lo scorso 11 luglio (Mandel Ngan/Pool Photo via AP)

Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha sanzionato alcuni funzionari dell’Autorità nazionale palestinese (ANP), accusandoli di appoggiare il terrorismo. Le sanzioni hanno una valenza largamente simbolica e politica, e il loro effetto più pratico è negare i visti per entrare negli Stati Uniti ai funzionari. L’ANP è l’entità che governa in maniera semiautonoma alcune zone della Cisgiordania ed è riconosciuta da gran parte della comunità internazionale (ma non dagli Stati Uniti né da Israele) come il governo legittimo del popolo palestinese.

L’obiettivo delle sanzioni degli Stati Uniti, che sono il principale alleato di Israele, è cercare di isolare diplomaticamente l’ANP in un momento in cui sta aumentando invece il suo riconoscimento internazionale. Sono considerate una reazione alle mosse di diversi governi europei (e non solo) che in questi giorni hanno annunciato che riconosceranno la Palestina durante la prossima riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a settembre a New York. Non è ancora chiaro quali funzionari sono stati sanzionati, né se la cosa eventualmente impedirà loro di partecipare all’Assemblea Generale.

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