Il primo weekend con l’alcolock, o quasi
Il decreto sul dispositivo che fa partire l'auto solo se non si è bevuto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma mancano ancora dei pezzi

Venerdì è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto del ministro dei Trasporti che definisce le regole di utilizzo dell’alcolock, cioè del dispositivo che consente di avviare il proprio veicolo solo se non viene rilevata la presenza di alcol nell’organismo. La pubblicazione ha fatto sì che ora queste nuove regole del Codice della strada siano in vigore, ma – a differenza di quanto indicato dal decreto – sul sito del Portale dell’automobilista non si trovano ancora gli elenchi dei produttori di alcolock e di autofficine autorizzate per installarli.
L’introduzione di questo dispositivo è stata discussa a lungo e nei mesi scorsi aveva ricevuto anche qualche critica, soprattutto per gli aspetti pratici e gli oneri per chi lo deve installare sulla propria auto. La legge prevede che, se si è stati condannati per avere guidato con un tasso di alcol nel sangue superiore a 0,8 grammi/litro, si deve installare un etilometro (quindi uno strumento che stima la concentrazione di alcol nel sangue) che impedisce all’auto di avviarsi in presenza di un tasso alcolemico superiore a zero.
Alla fine del periodo di sospensione della patente, viene aggiunta alle informazioni legate alla patente un’indicazione per segnalare l’obbligo di guida con alcolock. L’obbligo ha una durata di due anni nel caso di una condanna per una concentrazione tra 0,8 e 1,5 grammi/litro, mentre dura tre anni se la concentrazione era superiore a 1,5 grammi/litro.
L’alcolock deve essere installato su tutti i veicoli che si utilizzano, compresi i camion. Tutte le persone che vorranno usare quei veicoli dovranno sottoporsi al test per avviarli. L’installazione è a carico della persona che è stata condannata e nei mesi scorsi è stato stimato che possa avere un costo tra i 1.500 e i 2.000 euro. Ogni anno il dispositivo deve essere poi sottoposto a una taratura, per assicurarsi che effettui rilevazioni corrette del tasso alcolemico. In caso di mancato utilizzo o di impiego scorretto sono previste multe tra i 150 e i 638 euro e la sospensione della patente per sei mesi; se si viene fermati in stato di ebbrezza e senza avere rispettato l’obbligo di alcolock ci sono ulteriori sanzioni.
Oltre a illustrare le regole e a fornire i moduli che dovranno essere compilati dagli installatori, il decreto cita degli obblighi di comunicazione, dicendo che: «Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione generale per la motorizzazione pubblica sul sito internet www.ilportaledellautomobilista.it la documentazione inviata dal fabbricante inerente agli installatori autorizzati e l’elenco dei modelli di veicoli sui quali può essere installato ciascun dispositivo alcolock».
A circa due giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non risultano aggiornamenti sul portale con gli elenchi citati nel decreto. L’obbligo è comunque entrato in vigore, quindi le persone interessate non potranno guidare il loro veicolo fino a quando non avranno accesso a una lista, in modo da farsi installare un alcolock certificato in un’officina autorizzata. È comunque improbabile che ci siano già persone in queste condizioni, considerato che il nuovo Codice della Strada è stato introdotto pochi mesi fa.



