Volkswagen ha detto di aver perso 1,3 miliardi di euro in sei mesi per colpa dei dazi di Trump

Venerdì l’azienda automobilistica tedesca Volkswagen ha detto che i dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump le sono costati 1,3 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2025. I dazi in questione sono quelli del 25 per cento sull’esportazione delle auto dall’Unione Europea negli Stati Uniti, introdotti lo scorso 2 aprile. Secondo Volkswagen hanno contribuito in larga parte a ridurre il suo risultato operativo, che indica la profittabilità di un’azienda, del 33 per cento (pari a 6,7 miliardi di euro) nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo nel 2024. Al calo hanno contribuito anche il piano di ristrutturazione e la situazione difficile del mercato delle auto elettriche, ha spiegato l’azienda in un comunicato.
Volkswagen ha anche rivisto al ribasso le sue previsioni annuali di vendite, profitti e flusso di cassa. Come scrive il Financial Times, il gruppo è messo in grande difficoltà dai dazi di Trump anche perché i suoi marchi Audi e Porsche dipendono fondamentalmente dalle esportazioni da Europa e Messico negli Stati Uniti.
Volkswagen è la più importante azienda automobilistica europea. Da mesi sta cercando di gestire una grave crisi legata all’aumento dei costi, alla bassa domanda di auto in Europa, e all’ingresso nel mercato europeo di aziende cinesi che producono auto molto economiche. A tutto questo dal 2 aprile si sono aggiunti anche i dazi di Trump: prima i dazi statunitensi sulle auto prodotte in Europa erano pari al 2,5 per cento.
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