Il vicepresidente del parlamento di uno stato tedesco si è dimesso per aver disegnato una svastica sulla scheda di una votazione

Il vicepresidente del parlamento dello stato tedesco del Baden-Württemberg, Daniel Born, si è dimesso dalla carica per aver disegnato una svastica sulla scheda di una votazione a scrutinio segreto avvenuta giovedì. Era stata la presidente del parlamento, Muhterem Aras dei Verdi, a scoprire durante il conteggio dei voti la svastica, disegnata vicino al nome di un parlamentare del partito di estrema destra Alternative für Deutschland. Aras si era detta subito indignata ma l’autore del disegno inizialmente era rimasto ignoto, e quella sera il parlamento aveva fatto una segnalazione alla polizia. In Germania usare simboli nazisti è vietato dalla Costituzione, ed è punibile con una multa o fino a tre anni di carcere.
I media tedeschi avevano dato risalto all’episodio, definendolo lo “scandalo della svastica”: alla fine venerdì Born ha ammesso di averla fatta lui. Ha lasciato la vicepresidenza e il gruppo di cui fa parte, i Socialdemocratici (SPD), ma non si è dimesso da parlamentare, come invece avevano chiesto i Verdi (che in questo stato governano insieme al centrodestra, i Cristiano-Democratici, mentre l’SPD è all’opposizione). Si è giustificato sostenendo di aver fatto «un serio errore per una reazione impulsiva», e di considerare AfD un partito estremista e pericoloso.


