I due cittadini italiani detenuti ad “Alligator Alcatraz” sono stati trasferiti in un’altra struttura degli Stati Uniti

I due cittadini italiani che erano detenuti da inizio luglio nel centro per immigrati irregolari noto come “Alligator Alcatraz”, in Florida, sono stati trasferiti in un’altra struttura dell’ICE (l’agenzia federale dell’immigrazione) a Miami. Lo ha confermato il ministero degli Esteri italiano. Uno è l’italo-argentino Fernando Eduardo Artese, che arrivò negli Stati Uniti dieci anni fa con un visto di 90 giorni, l’altro è il siciliano Gaetano Cateno Mirabella Costa. Entrambi devono essere espulsi, ma non si sa con che tempi: nel caso di Mirabella Costa è necessario il permesso di un giudice, perché prima di essere portato ad Alligator Alcatraz era stato arrestato e condannato per aggressione e detenzione di stupefacenti.
Fin dalla sua apertura si è parlato di Alligator Alcatraz per la mancanza di servizi e per le dure condizioni di carcerazione, che si adattano alla spettacolarizzazione del contrasto all’immigrazione del governo di Donald Trump: si trova nella regione paludosa delle Everglades, popolata da molti alligatori (da qui il nome), e può ospitare tremila persone detenute in attesa di essere espulse, che vivono per la maggior parte del tempo dentro grandi gabbie da 32 posti letto.
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