Almeno 38 palestinesi sono stati uccisi mentre andavano verso un centro di distribuzione del cibo nel sud della Striscia di Gaza

Il corpo di una delle persone uccise mentre cercavano di raggiungere un centro di distribuzione del cibo, sabato 19 luglio (Moaz Abu Taha/APA Images via ZUMA Press Wire/ANSA)
Il corpo di una delle persone uccise mentre cercavano di raggiungere un centro di distribuzione del cibo, sabato 19 luglio (Moaz Abu Taha/APA Images via ZUMA Press Wire/ANSA)

Sabato nel sud della Striscia di Gaza almeno 38 persone palestinesi sono state uccise dall’esercito israeliano mentre stavano andando verso un centro di distribuzione del cibo della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), l’organizzazione creata da Israele per controllare la distribuzione del cibo nella Striscia e usare la fame come ulteriore arma contro i palestinesi. Il numero delle persone uccise è stato diffuso dal ministero della Salute della Striscia e dall’ospedale Nasser di Khan Yunis, dove sono state portate anche diverse persone ferite.

L’esercito israeliano ha sostenuto di aver sparato dei «colpi di avvertimento» contro delle persone «sospette» che si stavano dirigendo verso le sue truppe, a circa un chilometro di distanza da un centro di distribuzione del cibo che in quel momento era chiuso. Mohammed al Khalidi, un abitante palestinese della Striscia che si trovava sul luogo, ha detto a Reuters che lui e altre persone stavano andando verso un centro di distribuzione del cibo quando hanno visto dei soldati israeliani venire nella loro direzione a bordo di jeep e carri armati. Ha detto di aver pensato che si stessero avvicinando per indicare loro come organizzarsi per mettersi in coda per ricevere il cibo, quando i soldati hanno cominciato a sparare.

La Gaza Humanitarian Foundation ha iniziato a operare a fine maggio. Ha di fatto sostituito tutte le organizzazioni umanitarie che operavano nel territorio e preso il completo controllo della distribuzione di cibo: prima c’erano circa 400 punti di distribuzione, ora la Ghf ne gestisce quattro, tutti nel sud o nel centro della Striscia e nessuno al nord, un’area che da mesi l’esercito israeliano sta svuotando forzatamente.

Il nuovo sistema imposto da Israele con la Ghf pone le condizioni per una serie continua di stragi di palestinesi: più di 800 persone sono state uccise attorno ai centri di distribuzione. Moltissime sono state uccise dall’esercito israeliano, che spesso dice di sparare in aria per tenere lontana la folla o che condurrà delle indagini per capire che cosa è successo (l’ha detto anche sabato). Finora i risultati di queste indagini hanno perlopiù giustificato la condotta dei soldati, o ridimensionato le loro colpe senza decidere particolari azioni disciplinari.

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