In Inghilterra saranno processati 4 attivisti pro-Palestina che si erano introdotti in una base militare e avevano sabotato degli aerei

Quattro attivisti di Palestine Action, organizzazione pro-Palestina che il governo britannico ha dichiarato illegale sulla base delle leggi antiterrorismo del paese, saranno processati con l’accusa di essere entrati illegalmente in una base aerea e di aver danneggiato due aerei militari. Il processo si terrà nel 2027.
Lo scorso 20 giugno erano entrati nella base di Brize Norton, vicino a Oxford, dove secondo l’accusa avrebbero spruzzato vernice rossa su due Voyager (gli aerei utilizzati per il rifornimento di altri aerei in volo), causando danni stimati in circa 8 milioni di euro. I video dell’azione di sabotaggio, in cui si vedono gli attivisti spostarsi con dei monopattini elettrici sulle piste di decollo della base, erano molto circolati. L’azione era stata poi rivendicata da Palestine Action, che l’aveva descritta come una protesta simbolica contro il sostegno del Regno Unito a Israele.
A inizio luglio a causa di quell’azione di sabotaggio il parlamento britannico aveva votato per rendere l’organizzazione illegale, assegnandole uno status analogo a quello di organizzazioni terroristiche come al Qaida o l’ISIS: farne parte o anche solo sostenerla è un reato che prevede fino a 14 anni di carcere. Nelle scorse settimane decine di persone erano state arrestate per aver partecipato a manifestazioni in favore di Palestine Action a Londra e in altre città britanniche.