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  • Giovedì 17 luglio 2025

C’è uno scandalo sessuale nel buddhismo thailandese

Una donna è stata arrestata per aver avuto rapporti con almeno nove monaci per poi ricattarli, e ci sono già state conseguenze

Monaci buddhisti in preghiera a Nakhon Pathom, Thailandia, 3 giugno 2023 (Mailee Osten-Tan/Getty Images)
Monaci buddhisti in preghiera a Nakhon Pathom, Thailandia, 3 giugno 2023 (Mailee Osten-Tan/Getty Images)
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Martedì una donna thailandese è stata arrestata con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con più monaci e di aver usato foto e video per estorcere loro grandi somme di denaro. È uno scandalo notevole per la Thailandia, un paese dove oltre il 90 per cento della popolazione è buddhista, dove i monaci sono molto rispettati e dove la vicenda ha già avuto conseguenze significative.

La donna si chiama Wilawan Emsawat, ha 35 anni ed è stata fermata nella provincia di Nonthaburi, a nord della capitale Bangkok. Giovedì durante una conferenza stampa la polizia ha detto che aveva cominciato a indagare su di lei a metà giugno, quando un monaco aveva lasciato l’ordine dopo aver confessato di essere stato ricattato. Secondo la polizia, i due avevano avuto una relazione nel maggio del 2024, poi lei aveva sostenuto di aver avuto un figlio e gli aveva chiesto l’equivalente di circa 190mila euro per il mantenimento.

Dalle indagini è emerso che la donna si era comportata in maniera simile con altri monaci, e che nel giro di tre anni era riuscita a ottenere circa 385 milioni di baht, l’equivalente di 10 milioni di euro. Durante le perquisizioni a casa sua sono state trovate oltre 80mila tra foto e video che avrebbe usato per ricattare i monaci. Secondo le ricostruzioni della polizia, la donna puntava deliberatamente monaci anziani e ai vertici della gerarchia monastica per riuscire a ottenere più soldi: almeno nove di loro hanno lasciato l’ordine. La maggior parte dei soldi invece è stata usata su siti per il gioco d’azzardo.

Le accuse contro di lei, presentate giovedì, sono di estorsione, riciclaggio di denaro e ricettazione. Wilawan non ha commentato. In un’intervista trasmessa dai media thailandesi mercoledì però aveva ammesso di aver avuto una relazione con due monaci e un teologo e di aver ricevuto in cambio denaro e regali, tra cui una Mercedes.

In Thailandia le notizie di violazioni dell’ordine monastico non sono una novità: questa però sta facendo molto discutere per le sue dimensioni e implicazioni.

I princìpi del buddhismo theravada, la scuola più antica e prevalente, prevedono tra le altre cose che i monaci non possano fare sesso, che non tocchino le donne e che in generale seguano uno stile di vita estremamente sobrio e rispettoso: le regole e il rispetto per la gerarchia tuttavia sono così rigidi che a volte non segnalano le violazioni di altri monaci per il timore di essere cacciati dai templi. C’è poi la questione della trasparenza sul denaro che hanno a disposizione: in Thailandia i monaci ricevono un compenso che va dai 65 ai 900 euro al mese circa a seconda delle loro funzioni, ma in più i templi ricevono donazioni.

Uno dei monaci coinvolti nel caso è accusato a sua volta di appropriazione indebita dei fondi del suo tempio e di negligenza; su altri le indagini sono ancora in corso.

A seguito dello scandalo, il Consiglio supremo “Sangha”, la più alta autorità della comunità monastica buddhista, ha detto che formerà una commissione speciale per rivedere le regole, mentre il governo thailandese a sua volta intende aumentare le pene per i monaci che le violano, così come i controlli sulle finanze dei templi. Il re thailandese Vajiralongkorn ha revocato un decreto con cui aveva conferito titoli più alti a 81 monaci citando proprio lo scandalo, che secondo lui ha provocato notevoli sofferenze alla comunità buddhista. La polizia invece ha aperto una pagina Facebook per segnalare i monaci che hanno comportamenti inopportuni.

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