Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi nella calca attorno a un punto di distribuzione del cibo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza

La folla attorno al punto di distribuzione del cibo di Khan Yunis, 26 giugno 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
La folla attorno al punto di distribuzione del cibo di Khan Yunis, 26 giugno 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)

Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi nella calca che si è formata attorno al punto di distribuzione del cibo della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. La GHF è la contestata ong a cui Israele ha affidato la distribuzione del cibo e degli aiuti umanitari nella Striscia. Il ministero della Salute di Gaza ha detto che le persone sono morte per soffocamento quando il personale militare privato che gestisce il centro avrebbe utilizzato gas lacrimogeni e spray urticante sulla folla, generando il caos.

La Gaza Humanitarian Foundation sostiene invece che tra la folla ci fossero persone armate legate ad Hamas, che avrebbero alimentato il panico causando le morti.  In un comunicato ha detto di aver confiscato alcune di queste armi, e che una delle persone uccise è stata accoltellata, non è chiaro da chi (le immagini mostrano una situazione molto confusa).

Le persone si accalcano regolarmente attorno ai punti di distribuzione perché sono troppo pochi per la popolazione della Striscia, gravemente affamata da mesi: 4 per 2 milioni di persone. Secondo fonti palestinesi e diversi testimoni, da quando è stato implementato il nuovo sistema per la distribuzione del cibo, alla fine di maggio, almeno 800 persone sono state uccise nei pressi dei punti in cui devono recarsi per recuperare i pacchi. La maggior parte è stata uccisa da soldati dell’esercito israeliano, dicono le persone sul posto: in teoria dovrebbero vigilare sulla sicurezza dei centri da lontano e lasciare la gestione della sicurezza ai contractor privati, ma in più occasioni hanno sparato sulla folla ad altezza uomo.

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