La Cassazione ha confermato l’ergastolo per le due figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loro per l’omicidio della donna

La Corte di Cassazione ha confermato le tre condanne all’ergastolo per Silvia Zani, Paola Zani e Mirto Milani per l’omicidio di Laura Ziliani. La donna era scomparsa in Val Camonica nel maggio del 2021, ed era stata poi trovata morta tre mesi dopo. Le due donne condannate, figlie di Ziliani, e Milani, il fidanzato di una delle due, sono stati giudicati colpevoli di averla uccisa in tutti e tre i gradi di giudizio, per ragioni che avevano a che fare con l’eredità e con dinamiche interne al trio. I giudici della Cassazione hanno disposto anche l’isolamento per sei mesi.
Ziliani era una ex vigilessa di 55 anni. L’8 maggio del 2021 era uscita per fare una passeggiata dalle parti di Temù, un paesino a nord di Brescia. Inizialmente gli investigatori avevano ipotizzato un incidente in montagna, ma dopo poche settimane una serie di elementi li aveva portati a indagare sulle due sorelle Zani e su Milani. L’autopsia stabilì che la donna era stata stordita con delle benzodiazepine, una classe di psicofarmaci, e poi strangolata e seppellita in una buca. I tre avevano confessato quando le indagini erano ormai concluse.
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