La Corte d’Assise di Brescia ha condannato all’ergastolo le due figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loro per l’omicidio della donna, uccisa nel 2021

La lettura della sentenza di condanna per l’omicidio di Laura Ziliani in tribunale a Brescia Brescia, 7 dicembre 2023
La lettura della sentenza di condanna per l’omicidio di Laura Ziliani in tribunale a Brescia, 7 dicembre 2023 (ANSA/ Filippo Venezia)

La Corte d’Assise di Brescia ha condannato all’ergastolo Silvia Zani, Paola Zani e Mirto Milani per l’omicidio di Laura Ziliani, la madre delle due donne, scomparsa e poi trovata morta nel 2021. I tre sono stati giudicati colpevoli di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e di occultamento di cadavere. La Corte ha anche stabilito il pagamento di un anticipo sul risarcimento definitivo (provvisionale) di 200mila euro alla terza figlia di Ziliani, che ha una disabilità e come le altre due è orfana, visto che il padre è morto nel 2012. Sono inoltre stati disposti un risarcimento di 100mila euro per la madre di Ziliani e due risarcimenti da 50mila euro ciascuno per i due fratelli della donna uccisa.

Ziliani, una ex vigilessa, era scomparsa l’8 maggio del 2021 in Val Camonica, a nord di Brescia. Inizialmente gli investigatori avevano ipotizzato un incidente in montagna; dopo poche settimane però una serie di elementi li aveva portati a ritenere che la donna fosse stata uccisa da Silvia Zani e Paola Zani con l’aiuto di Milani, forse per motivi economici, e che il suo corpo fosse stato nascosto. L’8 agosto successivo il cadavere di Ziliani venne trovato lungo il fiume Oglio: le due e Milani furono arrestati dopo che l’autopsia aveva stabilito che la donna era stata stordita con delle benzodiazepine, una classe di psicofarmaci, e poi strangolata. I tre avevano confessato quando le indagini erano ormai concluse.

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